ABBIATEGRASSO – E’ noto che l’Italia sia uno dei Paesi più longevi d’Europa, infatti la speranza di vita è tra le più elevate. La vita di Bice Villa, una signora di ben 107 anni, nata e vissuta ad Abbiategrasso, ora ospite della Casa di Riposo di strada Cassinetta, ne è la testimonianza vivente. Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato la notizia riguardante la scomparsa di Rosa Oldani, 107 anni, di Castelletto, ospite della casa di Riposo di Morimondo; avevamo scritto che si trattava della donna più longeva di Abbiategrasso ma, contattati dalla Casa di Riposo di strada Cassinetta, siamo venuti a conoscenza di un’altra ultracentenaria, la signora Bice Villa, che compirà 107 anni il 14 agosto 2017.  Siamo andati ad incontrarla, accompagnati dal vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Casa di Riposo, Gianfranco Zucchelli, e dal figlio di Bice che ci ha raccontato la sua vita. Bice nasce il 14 agosto 1910, orfana di padre caduto durante la Prima guerra mondiale, perde a soli sei anni anche la madre, morta di febbre spagnola.
Cresciuta dalla nonna, appena dodicenne inizia a lavorare come tessitrice presso il cotonificio dei Fratelli Dell’Acqua in via Colombo, impiego che svolgerà fino alla pensione. Dopo essersi sposata, dà alla luce due figli che dovrà però crescere da sola dopo la morte prematura del marito. Attualmente ha due nipoti e pronipoti e dall’ottobre 2011 è ricoverata nella Casa di Riposo, dove trascorrere le sue giornate in compagnia dei figli e di qualche partita a tombola.
Alla domanda: “Bice, come si trova qui?” la risposta è stata: “Io qui sono la padrona”. E questo non può voler dire altro che chi si occupa delle persone anziane sia dotato di grande professionalità, pazienza e umanità. Insomma, una donna forte e sorridente che nei suoi occhi grandi e vispi custodisce il segreto di una vita condotta con semplicità, grande forza d’animo e tenacia, con la capacità di affrontare le sfide di una vita dura come le donne del suo tempo sapevano fare, dalle quali ognuno di noi dovrebbe prendere esempio. Michael Bianchi e Francesca Fazio