ABBIATEGRASSO – La sentenza è arrivata mercoledì scorso sorprendendo piacevolmente il presidente dell’ASD RugBio Alessandro Acito, il quale, nell’estate del 2104, si era sentito danneggiato per l’assegnazione del Campo 5 ai Rugby- Saints. Secondo Acito i lavori del bando non erano stati portati avanti con trasparenza mentre all’interno dello stesso c’erano state irregolarità: “Questa sentenza è una bella vittoria morale. In pochi credevano al progetto di RugBio giudicandolo da dicerie e io più volte mi sono sentito solo nel portare avanti la mia battaglia”. Ciò che ha fatto decidere Acito per il ricorso al TAR è stato il tempo con il quale il Comune di Abbiategrasso aveva affidato il Campo 5 alla società dei Rugby – Saints tra la pubblicazione e l’assegnazione: solo un mese…un record! La storia per l’assegnazione del Campo 5 alle società rugbiste inizia nella primavera del 2014 quando il Comune di Abbiategrasso, prima di indire il bando per l’assegnazione del campo, mostra il terreno ai dirigenti della Rugby – Saints, ma non ai vertici di RugBio, secondo il racconto di quest’ultimi. Successivamente Alessandro Acito, presidente di RugBio, chiede all’assessore Granziero di far uscire il bando dopo l’estate poiché lui è in partenza lavorativa per il Brasile; Granziero lo avrebbe rassicurato, ma il bando, senza essere inserito nell’ordine del giorno della Consulta Sportiva, esce proprio il 30 giugno quando Acito è via. Antonello Galimberti, socio di Acito, fino al 16 luglio non riesce a vedere il campo, condizione necessaria per presentare un progetto ad hoc, mentre le note tecniche vengono fornite a soli quattro giorni dalla scadenza della presentazione: secondo RugBio, in questo modo, “non ci sono state le condizioni temporali per concorrere in termini paritetici tra le due società creando così una situazione oggettivamente sfavorevole”. L’Amministrazione, -che valuterà la sentenza – dal canto suo, ha sempre specificato che gli errori procedurali sono stati di natura tecnica e non politica. Su questo punto però Acito non ci sta: “Il bando verrà rifatto anche per la scadenza dei termini, ma questa vicenda lascia perplessi”. Si dice che quando si chiude una porta, si apre un portone: per l’ASD RugBio di portoni, dopo la vicenda del Campo 5, se ne sono aperti tanti. Oltre ad aver tesserato 140 minori, a Cusago RugBio gestisce il Centro UISP mentre a Milano ha aperto due campi, uno a Quarto Oggiaro e un altro alla Barona sempre in accordo con le Amministrazioni e i Consigli di Zona. Importante poi è stata la collaborazione con la Tribù di Gina Boarin con la quale sono stati avviati importanti progetti sociali, marchio di fabbrica della filosofia RugBio. Infine con successo i coach stanno allenando i minori alla Parrocchia Sacro Cuore di Abbiategrasso, “… ma – come commentato dal presidente di RugBio – al nostro campo gli Amministratori abbiatensi non si sono mai visti”. Simona Borgatti