ABBIATEGRASSO – I Vigili del Fuoco di Abbiategrasso hanno scelto domenica 12 marzo per  ricordare i loro defunti nella chiesa dell’Ospedale, dedicata ai Santi Francesco d’Assisi  e Caterina da  Siena, dove è stata celebrata una Santa Messa dal Cappellano Rettore don Osvaldo.

Per l’occasione don Osvaldo ha celebrato la Santa Messa apponendo sull’altare una reliquia di Santa Barbara (protettrice del corpo dei Vigili del Fuoco) con la quale ha impartito la benedizione finale ai presenti, inoltre nell’omelia ha ricordato l’impegno dei volontari nelle varie occasioni in cui serve il loro intervento, “nella vita non ci è dato di scegliere la cornice in cui viviamo ma ci è dato di scegliere il quadro che essa contiene, quindi ci dobbiamo impegnare affinché sia bello”.

Terminata la funzione religiosa, vigili, amici e parenti si sono recati al cimitero dove è stata deposta, dopo la benedizione sempre ad opera di don Osvaldo, una corona sulla lapide a ricordo dei defunti del gruppo dei locali volontari. Il distaccamento cittadino, che  si compone di 40 volontari (38 uomini e 2 donne) ha già eseguito in poco più di due mesi dell’inizio dell’anno ben 101 interventi e tra gli ultimi anche quello che ha coinvolto il giovane Luca, tragicamente deceduto nel fine settimana. La locale caserma è sempre in crescita sia nell’organico che negli strumenti messi a disposizione dei Vigili volontari, questo anche grazie all’operato della Onlus preposta e alle donazioni dei cittadini che spesso, a seguito dell’opera di soccorso prestata dai nostri volontari, non lesinano di fare una piccola o grande offerta al distaccamento.

“Ultimamente abbiamo acquistato grazie alla nostra Onlus – spiega con orgoglio il capo distaccamento Andrea Rivolta – due nuovi strumenti: un rilevatore per fughe di gas e un rilevatore per monossido di carbonio, che saranno utilizzati nei futuri interventi quando si sospetta una fuga di gas o un mal funzionamento di una caldaia, al fine di rilevare la presenza di monossido di carbonio, in tutti questi casi si potranno accendere entrambi gli strumenti per operare nel modo migliore”.

La giornata è proseguita e terminata con un pranzo conviviale, presso il ristorante “Da Lucrezia”.

Cristina Brambilla