ABBIATENSE – Nella seduta dello scorso 6 agosto il Cipe ha dato parere favorevole agli interventi 2015 di ANAS incluso il progetto autostradale per Malpensa tecnicamente denominato “lavori di collegamento tra la SS11 Padana Superiore a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano – Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso-Vigevano della SS494 fino al ponte del fiume Ticino – Primo stralcio da Magenta a Vigevano per un importo di 118 milioni di euro”. Alla luce di ciò si prosegue quindi in modo incalzante tanto più che gli ottimisti del “SI alla strada” prevedono i cantieri già per la fine dell’anno: perché i 102 milioni mancanti potranno essere garantiti dallo Stato attraverso il “Mutuo Malpensa”. “Improbabile – commenta Domenico Finiguerra, ex sindaco di Cassinetta e ora all’opposizione ad Abbiategrasso. – L’accordo di programma ANAS-Ministero delle infrastrutture deve essere registrato presso la Corte dei Conti, un annetto circa, poi il CIPE dovrà dare l’approvazione definitiva, infine si dovrà produrre il progetto esecutivo e indire le gare per gli appalti. E ovviamente c’è di mezzo l’opposizione. Gli scenari sono due: il primo è che il CIPE approvi il progetto ANAS oppure che non lo approvi portando all’interruzione dell’iter. Il resto è marginale. La legge obiettivo, che calpesta i sindaci, è chiara, a meno che non ci sia un cambio: l’infrastruttura deve essere un’autostrada e il tracciato non deve essere modificato. Se lo stralcio, anziché gravare verso Milano, gravasse su Malpensa, verrebbero a mancare i soldi (Mutuo Malpensa accantonato dalla fine degli anni ’90) per la costruzione di tutta l’infrastruttura”. Francesco Prina, ex sindaco di Corbetta e componente alla Camera della XIII Commissione dell’Agricoltura, getta acqua sul fuoco “Con l’approvazione del CIPE non viene automaticamente approvato anche il progetto stralcio Vigevano-Malpensa”. Intanto c’è grande attesa per l’11 settembre prossimo quando i rappresentanti del CIPE incontreranno tutti i sindaci dei comuni coinvolti. I sindaci dei paesi favorevoli ad una riqualificazione dell’esistente, soprattutto per il collegamento con Milano, stanno valutando pareri urbanistici e legali. I comitati ambientalisti e le associazioni agricole faranno invece pervenire ancora una volta le loro osservazioni avviando dei ricorsi oltre a fare pressing sugli Onorevoli Prina e Cova. Secondo Finiguerra i ricorsi vanno presentati perchè “… possono aprire una crepa”. Simona Borgatti