ALBAIRATEAl parchetto di via De Gasperi, è dal 2010 – della sua costruzione – che i vandali la fanno da padrone: bottiglie rotte, spazzatura, giochi dei bambini rotti e imbrattati. Danni perpetrati al patrimonio pubblico da chi non è più bambino e non ancora adulto e danni “recensiti” puntualmente dalla pagina Facebook “Sei di Albairate se …”. L’ultimo, in ordine di tempo, ha visto come protagonista una bimba che, salita pulita sullo scivolo, si è ritrovata a terra con tutti i vestitini sporchi di vernice indelebile con la quale qualcuno aveva imbrattato la struttura. Da quattro anni i residenti della zona chiedono al Comune che venga risolta la situazione di questo parchetto recintato, ma sempre col cancello aperto sottoponendolo così alla mercé dei vandali. “Da marzo a ottobre 2012 abbiamo fatto numerose segnalazioni ai vigili, al Comune, abbiamo anche avuto degli incontri con la precedente Amministrazione per regolarizzare l’apertura e la chiusura del parco  – ricorda Stefano Carnelutti, uno dei cittadini che da sempre si sta occupando della questione – ma ad oggi l’unica cosa che abbiamo ottenuto è stata una cartellonistica con gli orari e i divieti oltre a qualche pattugliamento sporadico”. Troppo poco, secondo Carnelutti e gli altri residenti. Così, complice anche la pagina Facebook, i cittadini sono tornati alla carica ottenendo un incontro con il sindaco Giovanni Pioltini e l’assessore alla Sicurezza Salvatore Rampinelli dopo che entrambi avevano fatto una perlustrazione per sincerarsi delle reali condizioni del luogo. L’appuntamento è stato fissato al parco per il prossimo 15 giugno alle 17.30 per trovare insieme ai residenti soluzioni che possano mettere tutti d’accordo e rendere il parchetto sempre fruibile e sicuro per tutti i suoi frequentatori. L’incontro potrà essere anche l’occasione per chiedere agli amministratori eventuali politiche giovanili che possano prevenire o far diminuire tutti quegli atti vandalici che ultimamente, come anche testimoniato dalla famosa serata dedicata al senso civico, stanno diventando una vera e propria piaga sociale oltre ad avere serie ricadute economiche sui conti comunali. Simona Borgatti