ABBIATEGRASSO – Il Parco dell’Associazione Carabinieri, che si affaccia sulle vie Bianchi e Montale, domenica mattina si presentava imbandierato e affollato di Associazioni d’Arma, autorità civili, militari, religiose e semplici cittadini, lì convenuti per partecipare a un significativo momento: l’inaugurazione della posa in opera, accanto al monumento, di una cornice in acciaio che racchiude una lastra di vetro su cui sono riportati i nomi dei 19 Caduti nella strage di Nassiriya. L’alzabandiera e l’inno di Mameli cantato dai presenti hanno aperto la cerimonia, le autorità hanno scoperto la stele, che è stata poi benedetta dal sacerdote, dopo diverse invocazioni e la recita del Padre Nostro, dopo aver affermato che “la memoria di coloro che hanno dato la vita per difendere la libertà, la pace, la giustizia sociale resti sempre nella nostra civiltà segno di bene e di progresso e con il loro esempio abbiamo a essere tutti costruttori e operatori di pace”. Una corona è stata deposta ai piedi del monumento e l’onore ai Caduti è stato reso dal suono della tromba che ha intonato il Silenzio. E’ seguito un breve discorso commemorativo da parte di un rappresentante delle Associazioni d’Arma, il quale, ricordando i momenti difficili che stiamo vivendo tra pandemia e guerra, ha affermato: “Cerchiamo la pace in questi giorni, ma non si può pensare al futuro senza ricordare il passato, questi fratelli che hanno dato il bene più grande, la vita per la comunità, per l’onore della Patria, per il bene e la pace nel mondo. Da tanti anni lavoriamo all’estero, siamo forse la nazione che riesce a fare di più per la pace all’estero. E’ questo motivo d’orgoglio”. Dopo i ringraziamenti al Sindaco, all’architetto, alle persone intervenute e gli applausi tributati a un anziano dell’Associazione Carabinieri che per 20 anni si è preso cura del Parco, occupandosi dell’apertura e della chiusura, si è formato il corteo che ha attraversato le vie della città, ha fatto tappa al Cimitero per rendere onore alla lapide dei defunti dell’Associazione e ha raggiunto la basilica di Santa Maria Nuova per la celebrazione della S. Messa. Il sacerdote nell’omelia, parlando di chi mette la propria vita al servizio degli altri, ha ricordato le tante persone che hanno perso la vita mentre erano intente a costruire la pace, a difendere la libertà e la democrazia, affermando poi che “in ogni tempo, in ogni situazione è possibile far trionfare non l’odio ma l’amore, la vita non la morte. Anche in un contesto paradossale, perché, quando si dona la vita fino alla morte, vince la vita e la morte è sconfitta. In questo momento in cui risuonano voci di guerra, dobbiamo sentire il richiamo forte a essere artigiani di pace. Invito a trovare nella Pasqua questa meta: essere artigiani di pace nella società, nella famiglia, nell’ambiente di lavoro, dove siamo impegnati ogni giorno a testimoniare che la pace declinata con amore vince sempre sull’odio e sulla violenza”. La recita della Preghiera del Carabiniere e le note del Silenzio intonate dalla tromba hanno concluso la celebrazione della S. Messa. La giornata per l’Associazione dei Carabinieri è proseguita con un momento di convivialità a Morimondo. M.B.