ABBIATEGRASSO – Dopo il presidio del venerdì precedente a Robecco sul Naviglio, il Comitato del Sì è tornato a far sentire la propria voce, nel piazzale antistante la BCS, in prossimità della rotonda che collega via Dante a Castelletto. Sotto un sole accecante, dalle 17 di venerdì 25 settembre, diverse persone hanno testimoniato il loro consenso alla nuova strada di collegamento Vigevano- Magenta che andrebbe a congiungersi con il recente tratto che porta a Malpensa. Al megafono l’irriducibile ex sindacalista della BCS Mariani che, con la stessa passione con cui un tempo si incatenava ai cancelli della stessa fabbrica per far valere i diritti dei lavoratori, ora urla le ragioni del Sì. “Non è accettabile che ci vogliano ore per fare pochi chilometri, non è accettabile avere una strada, la vigevanese, poco sicura che ha fatto diverse vittime…” Strali anche a Giulia Maria Crespi del Fai che “usa il suo potere per una posizione ideologica contro la strada, che non tiene conto dei bisogni, dell’inquinamento…” E di inquinamento ha parlato al megafono anche l’ing. Castoldi, indignato con Finiguerra e tutti i sostenitori del No, perché non hanno a cuore la salute dei cittadini, soprattutto dei bambini che vivono in scuole e case a ridosso di strade trafficate. Ha citato uno studio fatto in Francia, teso a dimostrare che, soprattutto i bambini che vivono o trascorrono molte ore in zone molto trafficate e inquinate, sono frequentemente vittime di leucemie rare. “Dobbiamo togliere il più possibile il traffico dai centri urbani, a Robecco come in via dell’Uomo dove una scuola elementare è a 5 metri dalla strada. – ha gridato l’ingegnere, presidente del Comitato del Sì e della BCS che dà lavoro a centinaia di persone – Il lavoro è un altro importante motivo per volere la strada, le infrastrutture sono indispensabili alle aziende, agevolare e velocizzare il trasporto delle merci è fondamentale per l’economia e le scelte logistiche…” Un motivo per apprezzare il tracciato proposto da Anas, lo sostiene il fronte del Sì, è che “passerebbe anche nel Parco del Ticino ma ad est del Naviglio in un territorio di pregio ma non paragonabile a quello della Valle del Ticino, mentre tranne gli irriducibili, altri No Tang, Parco compreso, propongono una variante al tracciato Anas, con una nuova strada che passa ad ovest di Robecco penetrando così nel cuore della Valle del Ticino dove il territorio è indubbiamente più pregiato che a Cassinetta e Albairate. Una proposta comunque irrealizzabile che serve solo a sabotare la strada, a farsi dire No e perdere i finanziamenti, per sempre”. E.G.