GAGGIANO – Erano in 15 tra centauri e centaure i soci del Moto Club Gaggiano che giovedì 2 giugno hanno sfidato le avverse condizioni meteo per partire alla volta delle Dolomiti per il moto tour inserito nel calendario 2016 dell’associazione gaggianese. Partenza ore 8.30 sotto un cielo che non promette nulla di buono e viaggio di trasferimento fino a Predazzo nella val di Fiemme dove dopo circa 320 chilometri il gruppo giunge. Lasciati i bagagli in albergo e consumato un veloce spuntino, si decide di affrontare fin dal pomeriggio qualche salita ai passi più vicini. La temperatura media si aggira intorno ai 12 gradi ed il cielo è nuvoloso, qualcuno decide di indossare da subito la tuta anti acqua, gli altri attenderanno l’arrivo della pioggia. Si parte in direzione del Passo Rolle, 20 chilometri di salita fino ai 2.000 metri di altezza, traffico automobilistico quasi assente, in compenso ci rendiamo conto di quanti appassionati motociclisti frequentano queste strade anche con il brutto tempo. Foto di rito davanti al cartello del passo e davanti al monumento dedicato al grande campione Gino Bartali, questo ci fa ricordare quanto queste salite siano care anche ai ciclisti. Si riparte verso San Martino di Castrozza per proseguire fino al Passo Cereda, breve tappa al rifugio e via di nuovo in direzione Agordo. Da qui il ritorno sulla statale 346 fino a Falcade dove si devia per il Passo Valles per giungere nuovamente a Predazzo, 120 chilometri di curve che hanno già fatto dimenticare i 320 di trasferimento del mattino. Il giorno successivo è quello più impegnativo ma anche quello che regalerà le emozioni più belle. Si comincia dal Passo San Pellegrino a 1.918 metri di altezza, si prosegue in direzione Selva di Cadore per salire ai 2236 metri del Passo Giau, foto di rito e nuovamente in sella per raggiungere il Falzarego a 2105 metri di altezza, subito dopo il Passo Valparola a 2.168 mt, discesa in val Badia e risalita sul Passo Gardena per giungere infine al Passo Sella. Discesa fino a Canazei dove il gruppo si ferma per pranzare e scambiare i primi commenti sul maestoso paesaggio che sono le Dolomiti, non mancano anche le impressioni di guida legate al tipo di moto che si guida, endurone, stradali pure, sportive, 2,3,4 cilindri e così via. E’ ora di ripartire per affrontare il Passo Pordoi, purtroppo è sopraggiunta la pioggia e quando si giunge in vetta ai 2239 metri i 6 gradi di temperatura esterna si fanno sentire. Si fa rientro a Predazzo in compagnia della pioggia, ma il paesaggio è talmente bello che quasi non ci si fa caso. Dopo cena cessata la pioggia c’è ancora tempo per visitare la simpatica cittadina facendo una salutare passeggiata per le vie del centro. Il Tour volge al termine, il giorno successivo sarà quello del rientro sotto un cielo ancora grigio e con un violento temporale a Peschiera del Garda che metterà a dura prova le tute anti acqua, gli ultimi chilometri scorreranno all’asciutto e con la mente già proiettata al prossimo moto giro. F.B.