TREZZANO S/N – Niente cambio di destinazione d’uso per l’area del Tennis Club. Lo garantisce il sindaco Fabio Bottero: “Posso garantire che non ci sono operazioni speculative in corso. Quell’area resterà ad uso sportivo”. Niente nuovi palazzi, quindi. Lo garantisce anche il parroco di Sant’Ambrogio, don Franco Colombini: “La struttura del tennis si è fatta fatiscente e pericolosa. Prima di essere ceduta necessita di interventi strutturali per essere messa in sicurezza e consona ai parametri richiesti dalla Legge. Quell’area resterà sportiva, non c’è alcun palazzo che dovrà essere costruito. Con pazienza, rispetto, fiducia e buona volontà si possono fare gli interventi utili alla collettività, che ci sta a cuore”. Il Tennis Club Trezzano si trova in via Don Casaleggi. Ha ospitato per vent’anni tornei di tennis e calcetto, maschile e femminile. Lì si gioca anche il torneo “Salerno/Boeri” che serve a ricordare Aurelio Boeri e Carlo Salerno e a fare beneficenza, con il coinvolgimento del gruppo sportivo della Polizia locale di Trezzano e dell’Associazione Italiana Cultura e Sport. Il Centro chiuderà il 30 giugno di quest’anno. Il sindaco ha ricevuto una lettera aperta dai cittadini che per anni hanno trovato nel Centro un sicuro punto di riferimento per le loro attività sportive (300 i ragazzi coinvolti in tornei e partite amichevoli): “Le chiediamo di intervenire al fine di ottenere un incontro con la Proprietà per conoscere chi subentrerà nella gestione del Centro in modo da poter fare un passaggio di consegne che consenta di non interrompere l’attività e di non perdere l’attuale portafoglio clienti composto dalle numerose squadre di calcio e dai tennisti frequentatori che sono fonte di sostegno per il Centro sportivo. Il TCT è una realtà presente da tempo sul territorio, centro di aggregazione per i giovani e meno giovani, grazie alla famiglia Casucci che rilevò questo centro nel 1994 risanando i debiti della vecchia gestione. Esiste anche una scuola tennis per bambini, ragazzi e adulti con un maestro abilitato FIT che coinvolge una cinquantina di atleti. Ci sono poi i vecchi soci del tennis che qui trovano un luogo di incontro e divertimento: per partite a carte o a tennis seguite da pranzi e cene in compagnia e che data la loro età e abitudini non saprebbero dove andare se il centro chiudesse. Infine, il TCT opera anche nel sociale ospitando l’Associazione Grupifh che offre assistenza ai disabili e il Progetto Donna, un gruppo di donne che si riunisco una o due volte al mese per organizzare viaggi, serate e per stare in compagnia”. La lettera per il Primo Cittadino era corredata da una raccolta firme. Valentina Bufano