ABBIATEGRASSO – Nella notte tra sabato e domenica, durante un servizio mirato in modo particolare alla prevenzione e alla repressione dei reati connessi alla guida in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di alcool e sostanze stupefacenti, Agenti della Polizia Locale di Abbiategrasso hanno effettuato diversi controlli sulle arterie principali del territorio.  Tutti i conducenti fermati sono stati sottoposti ad un accertamento preliminare con il pre-test e intorno alle 23.30 è stato fermato un veicolo con a bordo tre soggetti che da subito si mostravano agitati tanto da insospettire gli equipaggi. Alla richiesta specifica, il conducente (italiano di anni 39), dopo aver tentato vanamente di disfarsene, ha consegnato uno spinello per gli accertamenti del caso (a tal proposito il conducente è stato sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale per la successiva segnalazione). A quel punto gli agenti, avendo il ragionevole dubbio che sul veicolo ci potesse essere occultata altra sostanza stupefacente, hanno deciso di ispezionare l’auto con il supporto operativo di “Canto”, il cane antidroga in forza alla P.L. di Vigevano. Quest’ultimo ha subito subito la presenza di hashish nel vano porta oggetti e poco dopo ha scovato una tavoletta sempre della medesima sostanza sotto al tappetino del sedile posteriore, occupato da M.S., egiziano di anni 30 e residente ad Abbiategrasso. Alla richiesta da parte del Personale in divisa di fornire spiegazioni in merito, il cittadino extracomunitario non solo rispondeva in modo evasivo ma tentava anche di sviare le indagini indicando come dimora abituale un posto diverso rispetto all’indirizzo di residenza. Per tale ragione, essendoci gravi indizi a suo carico, gli Agenti sempre unitamente al nucleo cinofili della P.L. di Vigevano hanno proceduto con una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo il cui esito ha confermato i sospetti dell’attività investigativa: in casa del soggetto sono state rinvenute  ulteriori tavolette di hashish opportunamente occultate e sigillate per una quantità complessiva pari a circa 600 grammi (la tipologia di confezionamento delle sostanze rinvenute era la medesima, dettaglio risultato fondamentale nell’impianto accusatorio). La merce è stata sottoposta a sequestro penale insieme a due cellulari, un bilancino di precisione e al denaro, ritenuto provento dell’attività illecita. Considerate le circostanze e le prove raccolte, la persona è stata arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed è stata trattenuta in camera di sicurezza a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Lunedì 23 aprile, a seguito del giudizio direttissimo tenutosi presso il Tribunale di Pavia, il Giudice monocratico Dott.ssa Bosacchi ha disposto la convalida dell’arresto e l’imputato ha patteggiato la condanna ad 1 anno e 10 mesi di reclusione e 4.000 € di multa.