ABBIATEGRASSO – La scorsa settimana abbiamo pubblicato la lettera del sig. Gianfranco Peratello che si è rivolto all’Eco della Città “con la speranza – ha scritto – di ricevere finalmente risposta al mio quesito sulle tariffe della tassa rifiuti abbiatense applicata ai venditori ambulanti del mercato cittadino. Sono un venditore ambulante, nel novembre 2014 mandai una lettera al Sindaco Arrara, al Segretario Comunale Guglielmini e alla società Amaga chiedendo di visionare le tabelle tariffarie sui rifiuti (assenti sul sito del Comune) così da poter essere puntualmente in regola con i pagamenti di mia spettanza. Dopo varie ricerche ho reperito una tabella del 2013 dove per la mia categoria, quella dei banchi di mercato beni durevoli, si prevedeva una quota fissa ed una variabile calcolate al mq la cui somma definiva l’importo annuale dovuto dagli occupanti fissi di una piazzola. Tuttavia, vi sono tra gli ambulanti dei mercati coloro che, come il sottoscritto, utilizzano il metodo della ‘spunta’, ossia non posseggono una postazione fissa, ma si posizionano di volta in volta. Amaga mi comunica che per questi ultimi ci sono modalità di calcolo differenti che risultano superiori. Ora mi chiedo, perché mai? Le due modalità di utilizzo della piazzola non presuppongono né per qualità né per quantità diverse capacità di produzione rifiuti. Anche la tabella ministeriale non contempla alcuna differenza tra banchi di mercato se non quella tra beni durevoli e beni alimentari. A seguito della mia segnalazione, Amaga mi ha ridotto l’importo dovuto, dimostrando quindi la fondatezza delle mie perplessità, ma tuttora dopo un secondo sollecito, non sono riuscito ad ottenere una tabella che illustri le modalità di calcolo così da permettere a me e a tutti gli ambulanti operanti sul suolo abbiatense di pagare quanto dovuto senza incorrere in errori che potrebbero tramutarsi in sanzioni o esborsi in eccesso. Non è forse un dovere dell’Amministrazione comunale fornire puntualmente e correttamente le informazioni inerenti la tassazione? E non è forse un diritto del contribuente conoscere le modalità di calcolo e i parametri con le quali vengono fissate le imposte?”. Abbiamo chiesto ad amministratori comunali che ci hanno risposto di contattare la dott.ssa Morani che si occupa della gestione del mercato per conto dell’Amministrazione, a sua volta ci ha indirizzati alla  dott.ssa Rota dell’Ufficio Tributi che si occupa delle tariffe, la stessa ha consigliato di sentire il gestore del tributo, ossia Amaga. Abbiamo contattato quindi il direttore di Amaga, Elio Carini, che ha dichiarato: “Le tariffe vengono decise in Consiglio comunale in base all’apposito regolamento e al piano tariffario TIA, entrambi modificati e approvati in data 21 luglio 2015 in Consiglio comunale con delibere n.67 e 68. Le Tariffe Giornaliere Forfettarie per occupazioni occasionali sono determinate come segue: Tabella B Tipologia €/g Banchi di mercato non alimentari 5,00. Banchi di mercato alimentari 12,00. E’ il Comune che decide gli importi, essendo stati diminuiti lo scorso luglio, poiché l’ambulante che richiede ulteriori spiegazioni ha pagato per i primi mesi del 2015 una tariffa maggiore, gli sono stati tolti 60 euro. Probabilmente non è stato capito questo meccanismo”. E.G.