ABBIATENSE – All’evento organizzato da Fondazione Sacra Famiglia e Hotel Melià Milano finalizzato alla raccolta fondi per finanziare le attività di counseling destinate al sostegno di soggetti affetti da autismo e all’orientamento dei loro familiari, ha partecipato come cantante e musicista anche Michele Carini, uscito dall’isolamento autistico soprattutto grazie alla musica. Alla serata erano presenti i migliori rappresentanti dell’impresa, delle libere professioni, delle istituzioni, del mondo dello spettacolo e dello sport. Una seconda edizione riuscitissima presso il prestigioso Hotel Melià con una cena preparata dal suo chef Mario Rudy Crespi, dopo un eccellente aperitivo. Oltre a un momento musicale con il noto jazzista Marco Massa, un momento di riflessione e approfondimento sul tema dell’autismo è stato introdotto dalla dott.ssa Manuela Picozzi della Sacra Famiglia, che ha presentato l’abbiatense Michele Carini: “I genitori di Michele hanno presto compreso di avere un figlio particolare, ma hanno voluto offrirgli tutto ciò che avevano messo a disposizione della sorella più grande. Certo il linguaggio e la comunicazione usuali non aiutavano. Quindi, con un prezioso supporto, si sono intrapresi altri percorsi per farlo interagire con il mondo di tutti. A pochi mesi di vita si inizia con il nuoto e più tardi il canottaggio, la lettura, il kayak, l’elimodellismo e ancora la musica, tanta musica ascoltata insieme, dal vivo e suonata. Michele oggi pratica oggi canottaggio ed in ambito musicale ha suonato, fra gli altri, con Cristiano de Andrè, con Vittorio de Scalzi dei New Trolls, e Lele Battista suo maestro che suonerà con lui stasera. Michele ha completato gli studi in una scuola professionale di Milano e ha frequentato stage in Price Waterhouse Coopers, Sanpellegrino ed Alessandro Rosso Incentive”. Inutile dire che l’esibizione di Michele con il suo maestro Lele è stata la testimonianza migliore che si potesse offrire per comprendere che abbattere il muro autistico è possibile. Michele, generoso come al solito nell’esprimersi ‘senza rete’ attraverso musica e gestualità, ha conquistato il pubblico che lo ha ricambiato con una vera e propria ovazione, carica di calore e affetto. Suo padre Mauro è stato invitato a parlare del percorso di Michele, a partire dalla sua ‘ribellione’ nei primi anni di vita, alla fatica quotidiana della ricerca di stimoli, trovati poi nello sport e nella musica. Si è capito quanto è importante non arrendersi mai perché i risultati raggiunti da Michele sono frutto della costanza e della volontà di affrontare anche le sfide più difficili, consapevoli che non saranno mai le ultime. L’abbiatense Michele Restelli, direttore dei servizi residenziali della Sacra Famiglia a Cesano Boscone, commenta: “Michele non ha mai avuto rapporti con Sacra Famiglia, ma è la dimostrazione di come l’integrazione tra competenze tecniche e competenze famigliari possa migliorare la qualità di vita dei ragazzi affetti da autismo. Il nostro servizio innovativo di Counseling per l’autismo, attivato a Varese, Verbania e Marcallo con Casone riscuote grande successo, perché investe sulla famiglia e sui luoghi di vita delle persone, rispondendo al bisogno di migliorare la qualità di vita nei luoghi di vita quotidiani: casa, scuola lavoro e sport. Non si fa musica o sport per terapia, ma perché nella vita ciascuno è chiamato a sviluppare le proprie capacità e superare i propri limiti, troppo spesso alle persone autistiche sono messi in evidenza i limiti e non le capacità”. Enrica Galeazzi