ABBIATEGRASSO – Agosto è iniziato con una sorpresa non certo piacevole per quasi tremila cittadini abbiatensi, che si son visti recapitare dal Comune un sollecito di pagamento della bolletta di illuminazione votiva per l’energia elettrica che accende la luce nelle lampade del cimitero. Così si sono create agli sportelli degli uffici in Villa Sanchioli lunghe file, tra le quali serpeggiava il malcontento: chi aveva già pagato presentava copia della ricevuta; chi aveva smarrito la ricevuta pagava di nuovo la quota, poi una volta a casa, se la ritrovava, tornava nella sede comunale di viale Cattaneo e chiedeva il rimborso; chi non l’ha più trovata si è dovuto recare in banca o all’ufficio postale per risalire al pagamento effettuato tramite bonifico. Disagio non lieve, insomma, soprattutto per chi, in procinto di partire per le ferie, era impegnato a fare le valigie. Il disguido, per cui si sono scusati i responsabili degli uffici comunali e lo stesso Sindaco Arrara, è stato causato da una banca dati non aggiornata e perciò l’unico modo per capire chi aveva già pagato e chi no, dal 2012 ad oggi, è stato quello di spedire solleciti a tappeto. Le lettere, inoltre, che invitano a regolarizzare il pagamento entro 15 giorni dalla data di ricevimento (ma dagli uffici fanno sapere che si potrà provvedere sino alla fine di settembre), sono datate maggio, le buste riportano la data di fine luglio e vengono recapitate all’inizio di agosto. Ciò significa che da tempo gli uffici si stanno occupando della questione, ma solo ora, proprio nel periodo in cui molta gente è in ferie, giungono a destinazione le comunicazioni. Non si poteva aspettare il mese di settembre? Ed è forse proprio questa disorganizzazione che ha fatto infuriare non pochi abbiatensi. M.B.