ABBIATEGRASSO – Valeriano Puricelli, cofondatore nel 2009 dell’Accademia dell’Annunciata, è stato ospite del Rotary Club Abbiategrasso e ha ripercorso la storia dell’orchestra barocca che porta il nome del complesso quattrocentesco che da sempre ospita prove e stagioni concertistiche che propongono musica classica del ‘700. Non solo brani di compositori conosciuti come Bach, Vivaldi, Hendel, riscoperti soprattutto negli anni ’50 e ’60. Fondata nel 2009, dopo 10 anni, l’Accademia vanta collaborazioni internazionali e prestigiose recensioni dei media. Paradossalmente l’Accademia è più conosciuta e apprezzata altrove, soprattutto da quando,  nel 2017, Giuliano Carmignola, primo violino dell’orchestra Abbado, tra i più grandi esecutori di musica settecentesca  ha più volte collaborato, costituendo  un notevole valore aggiunto. Con lui infatti, i confini si sono dilatati ben oltre Abbiategrasso con percorsi paralleli quali la partecipazione a MiArteMusica con il privilegio di tenere i  concerti di apertura e di chiusura, ma anche a Bordeaux,  Tolosa,  Lisbona e in tante altre manifestazioni importanti con meritate recensioni  internazionali di apprezzamento. Valeriano Puricelli ha descritto con entusiasmo e orgoglio questa realtà abbiatense che, diretta dal M° Riccardo Doni, è un’eccellenza che ha fatto crescere tanti ragazzi fino a diventare professionisti. Affascinante il filmato che mostra le prove nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Milano, cornice a sua volta barocca, con stucchi elaborati e spirali che avvolgono l’organo che Mozart suonò per la prima volta. I giovani talentuosi musicisti provano brani inediti di Felice Giardini, grazie a manoscritti ritrovati da un musicologo, in una biblioteca di Madrid. Virtuoso ed emozionante l’apporto del Maestro Giuliano Carmignola al violino, accanto ai Maestri Carlo Lazzaroni “spalla dell’Accademia”, ovvero primo violino  e Marcello Scandelli primo violoncello. Dagli strumenti a fiato, dal pizzicar di corde e da veloci archetti, da oboi e corni escono suoni incantevoli che ci avvolgono in un’armonia sorprendente. Una musica diversa, spesso inedita  che più si ascolta, più si conosce, più si apprezza. Un interesse che si può affinare e coltivare seguendo le stagioni concertistiche proposte all’Annunciata  ma anche ascoltando i dischi prodotti, da non perdere quello atteso a settembre con la partecipazione del violoncellista Mario Brunello, con altri brani inediti di Giuseppe Tortini. Concerti richiesti ovunque, percorsi paralleli ma che partono dal nostro territorio che, ci auguriamo, riesca a valorizzare sempre più questa realtà a cui ha dato vita, magari con un Festival della musica barocca che faccia conoscere l’Annunciata, l’abbazia di Morimondo, i Navigli dell’abbiatense a tutti gli appassionati sparsi nel mondo, della musica antica che continua a deliziarci. E.G.