Cassinetta di Lugagnano. Nel corso del Consiglio Comunale di mercoledì 27 settembre, Consiglio che all’Ordine del Giorno prevedeva argomenti “secondari” (il virgolettato é ironico) come il Piano per il Diritto allo Studio, l’Opposizione ci ha onorati di un nuovo colpo di teatro: rispondere
all’appello e andarsene. Motivo: mancanza di Democrazia.
È vero, Democrazia dovrebbe prevedere che tutti i cittadini vengano rappresentati dalle
Istituzioni e dalle persone a loro preposte. Quindi, già un Gruppo che decide di sospendersi,
lascia effettivamente il tempo e i dubbi che trova… Ma riteniamo, comunque, corretto
rispondere perché stanchi di questo continuo nocivo esibizionismo.
Il motivo del sospendersi (per lo meno, il motivo dichiarato ufficialmente in Consiglio) è la
mancata risposta ad alcune Interrogazioni del Gruppo – Sfida per il Futuro. Ora, si renda
noto: in poco più di un anno di lavori, Sfida per il Futuro ha inviato (scriviamo inviato,
perché la presenza fisica per cercare risposte non c’è mai stata) agli Uffici Comunali più di
100 interrogazioni, qualcosa come 1 interrogazione ogni 4 giorni. In poco più di un anno in
cui gli Uffici Comunali hanno visto trasferimenti e nuovi arrivi (Ufficio Tecnico);
sovraccarichi di lavoro (Ragioneria); grave malattia… Sfida per il Futuro ha esercitato la sua
idea di Democrazia ingolfando la macchina Comunale di 1 interrogazione ogni 4 giorni, e
con ciò non garantendo efficienza e servizi ai cittadini che li hanno (o non li hanno) votati.
Ma non è tutto.
Gli Uffici Comunali, il Sindaco, gli Assessori, hanno risposto a TUTTE le Interrogazioni
più o meno fantasiose (tutte, tranne una (celeberrima), prive di fondamento) che il Gruppo
ha prodotto, rinviando di soddisfare quelle (il cui numero non arriva a 10, forse nemmeno a
5) che nemmeno prevedono risposta (e a dirlo è la Legge, non un Consigliere) e non fanno
altro che far perdere ulteriore tempo ai lavori del Comune.
Per queste Interrogazioni non ancora risposte, la minoranza si astiene dal Consiglio
Comunale?
Preme ricordare alla minoranza cassinettese (e intendiamo i Consiglieri, non i cittadini
votanti) che alla base della Democrazia dovrebbe esserci partecipazione: partecipare, oltre a
inviare Interrogazioni, prevede anche fare proposte costruttive, avviare un dialogo, accettare
il confronto, metterci la faccia. Tutto in nome della Legalità.
È Legalità la trasparenza. Usare post o ritagli di post (ebbene sì) provenienti dai social
network per motivare le Interrogazioni; mettere in giro voci e pettegolezzi non
motivati, con l’unico scopo di creare scompiglio e liti tra i cittadini; subissare le Redazioni
di giornali locali di articoli/articolini/articoletti zeppi di notizie incomplete, se non errate,
con l’unico fine di pubblicizzarsi; intralciare il lavoro di uffici come il SUAP per cercare di far saltare Feste o Eventi cittadini; chiamare in causa il
Prefetto (il Prefetto! …sulle cui spalle grava la responsabilità di un’intera Provincia) e la
Corte dei Conti per vigilare sulla Festa Patronale di un comune di 1900 abitanti (era l’ultima
trovata prima del 27 settembre), con il solo fine di intimidire… e ci fermiamo qui… tutto
questo non rientra nella trasparenza, ma nel sotterfugio.
Non è confronto democratico e pulito, ma mezzuccio da furbetti, far perdere tempo prezioso
agli Uffici Statali, Regionali, Provinciali e, infine, Comunali.
Esercitare la Democrazia, Consiglieri Bertani, Santin e Stringhetti, non è produrre carte
bollate, ma “fare” per il bene del prossimo. Non è polemizzare, ma dialogare. Non è tacere,
ma proporre. Non è astenersi, ma votare. Non è far valere presunto potere, ma trasformare il
potere che il voto ci ha affidato in responsabilità verso i cittadini che, tutti insieme,
dovremmo amministrare. Non siamo Consiglio Comunale per fare “come piace a noi”, ma per prendere decisioni con buon senso in nome di chi ci ha (e anche di chi non ci ha) votati. Michele Bona, sindaco di cassinetta di Lugagnano
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