ABBIATENSE – I coltivatori delle 1400 piante di marijuana, trovate e bruciate a luglio nel bosco ‘Cominotti’ nel Parco del Ticino, sono stati presi. Si tratta di una banda di albanesi che ‘coltivava’ anche nel torinese e nel novarese. Le indagini dei carabinieri di Abbiategrasso e dei loro colleghi piemontesi hanno portato all’arresto dei coltivatori-spacciatori che gestivano anche 7 ragazze di nazionalità albanese e greca che costringevano a prostituirsi. Ogni giorno ciascuna di loro doveva consegnare 300 euro agli aguzzini che le perseguitavano con angherie e minacce e che controllavano continuamente in ogni spostamento, tramite applicazioni ai cellulari. I proventi del mercato del sesso lo reinvestivano nelle piantagioni di marijuana che assicuravano ricavi molto cospicui. Grazie all’utilizzo di droni e alle fotografie aeree fornite, sono state individuate le piantagioni, telecamere e dispositivi notturni hanno filmato i frequentatori ed il successivo intervento dei carabinieri elicotteristi hanno portato alla conclusione delle indagini, all’arresto della banda e alla distruzione delle complessive 4.000 piante coltivate. E.G.
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