ABBIATEGRASSO – Botta e risposta la scorsa settimana tra il Movimento Cinque Stelle di Abbiategrasso e l’assessore alle Politiche sociali Graziella Cameroni. “Nessuno può rimanere indietro” così titolava il comunicato del M5S che, “paladino” dei ceti deboli, si è interessato al caso di una signora divorziata, con tre figli e disoccupata. “Speravamo che almeno un componente dell’amministrazione – dichiara il portavoce Mohamed Mouslih – per una volta scendesse in campo in modo deciso a fianco di una cittadina finita sull’orlo del baratro e della disperazione. Oggi 18
gennaio 2016, la sig,ra Anna residente ad Abbiategrasso, separata, disoccupata, con tre figli maschi a carico di cui due minorenni, a pochi giorni dalla notifica del quarto sfratto esecutivo, si è rivolta a
noi per chiedere aiuto, oltre al sindaco Arrara e ai Servizi sociali per una sistemazione in alloggio popolare. Il Movimento 5 Stelle ha assistito alla decisione dell’ufficiale giudiziario: fortunatamente,
il buon senso ha evitato che un’intera famiglia finisse di fatto in mezzo alla strada. A salvarli, temporaneamente, il senso della responsabilità cittadina con la collaborazione degli assistenti sociali
abbiatensi che li hanno accolti in casa. Nessuna presa di posizione dell’Amministrazione Comunale per bloccare anche provvisoriamente lo sfratto… La solita cantilena sembra non finire, non ci sono case disponibili, ci sono altre persone che stanno peggio, sono tempi difficili, bla bla bla. Crediamo che non servono 5 anni per capire i bisogni della comunità abbiatense, ma solo il contatto
quotidiano con la gente ci permette di pensare come migliorare la vita dei cittadini e rendere tutto accessibile per una buona società basata sulla solidarietà, il buon senso e le sagge azioni che
possono migliorare il Paese dove abitiamo”. La risposta dell’assessore Graziella Cameroni non si è fatta attendere: “Sconcertanti – replica – le parole del comunicato con cui Mouslih ha riportato all’attenzione dei lettori la situazione della signora Anna, già venuta alla ribalta per la sua discutibile partecipazione ad un programma televisivo nel quale aveva denunciato il suo dramma…Si era trattato di una scelta della quale successivamente aveva riconosciuto l’inopportunità, visto lo spunto offerto in quel frangente a Matteo Salvini della Lega Nord per una facile strumentalizzazione di stampo xenofobo. Ecco che un caso attentamente seguito dai servizi sociali per la sua complessità e destinatario di un intervento economico cospicuo, già in fase di liquidazione, è nuovamente oggetto
di strumentalizzazione da parte di un altro soggetto, il Movimento 5 Stelle per l’appunto, del tutto disinformato sulle procedure in corso (in verità non solo su quelle!), ma pronto a cavalcare l’opportunità di sferrare un attacco gratuito e illegittimo all’Amministrazione in generale e alla mia azione in campo sociale nello specifico. Dico questo perché è giusto si sappia che la signora in questione, dopo mesi di ‘latitanza’, si è rifatta viva in segretariato sociale quando il problema è divenuto più critico, sollecitata prima dal Sindaco e poi da me; è stata reindirizzata allo Sportello Emergenze Abitative che il Comune ha da tempo attivato per supportare le persone in situazione di criticità e sfratto. Grazie a ciò, non certo all’intervento del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto un’ulteriore proroga dello sfratto che le può consentire il tempo utile ad individuare un nuovo alloggio, per il quale appunto le è stato riconosciuto un contributo significativo. Quanto alla sensibilità verso i problemi delle persone, sono felice di comunicare che la signora Anna in questione mi ha espresso la sua gratitudine anche per iscritto. Desidero sottolineare che il caso è stato trattato dagli uffici con gli stessi criteri degli altri perché garantire equità sociale significa non privilegiare nessuno: non è certo la pressione mediatica ad assicurare un intervento più incisivo e neppure il favore illecito di un politico, ma la scelta di mettere in campo risorse cospicue nel settore sociale, fiore all’occhiello della nostra amministrazione, e di gestirle con la massima correttezza e trasparenza. Scendere in campo perché ‘nessuno può rimanere indietro’, come afferma Mouslih, non significa che Sindaco o Assessore debbano presenziare al momento dello sfratto e interagire direttamente con l’Ufficiale Giudiziario per dimostrare interesse e sensibilità: sono competenze in carico ai tecnici del settore, capaci di gestirle con la massima professionalità e con risultati apprezzabili, senza ricorrere ad illecite forzature politiche. Significa invece lavorare, come si sta facendo, per ristrutturare il settore, per ridefinire le regole, per educare e responsabilizzare nuclei fragili nella gestione del loro quotidiano, per stanare il parassitismo e recuperare la morosità, per mettere le persone realmente in difficoltà nelle condizioni di fruire di contributi e delle risorse previste da specifici bandi, per assegnare gli alloggi con equità e trasparenza”, conclude l’assessore Cameroni.
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