ABBIATEGRASSO – Continuano le segnalazioni sull’operato di Amaga e Navigli Ambiente. Una lettrice, con bolletta addebitata in banca, ci segnala di aver ricevuto il 9 agosto un sollecito di pagamento con avviso di sanzioni. Il giorno dopo si reca in viale Cavallotti, ma la sede di Amaga risulta chiusa e un cartello informa di una settimana di ferie. Alla riapertura si ripresenta e scopre che la vogliono sanzionare per il ritardo, peraltro dovuto a un problema tra l’azienda e banca MPS. L’utente deve battagliare, rifiuta di pagare una sanzione che non dipende da lei, senza contare i disagi, come il doversi recare più volte presso la sede di Amaga, una perdita di tempo, senza dimenticare “i solleciti inutili che costano tempo ai dipendenti, perché non accertare prima la motivazione dei mancati pagamenti tramite banca e invitare a recarsi in sede quando questa è chiusa per una settimana?”. Un caso, non l’unico, che riferisce “della disorganizzazione” di Amaga di cui parlano anche tanti commenti e denunce sui gruppi social che definiscono la città “sempre più sporca”, da tanti viene auspicata una “vera pulizia delle strade con un autentico lavaggio non serve la spazzatrice che umidifica e soffia, semplicemente spostandolo, lo sporco delle strade”. “Dove sono i vigili urbani? – chiede un altro lettore – è aumentato l’organico ma non se ne vedono in giro se non, a volte al mercato, per il controllo del pagamento degli spazi degli ambulanti. Il degrado di Abbiategrasso è sempre più evidente, cosa sta facendo questa Amministrazione?” La scorsa settimana diversi i riferimenti alla notizia che l’Amministrazione comunale di Bareggio ha multato con una sanzione di 4.000 euro l’impresa che ha in appalto la pulizia del comune, ritenuta dai cittadini inadeguata e non rispettosa del contratto, un esempio esemplare, quello della richiesta di risarcimento per un servizio carente, secondo gli abbiatensi che però aggiungono: “Amaga è una municipalizzata ovvero di proprietà comunale quindi di tutti noi, se sarebbe assurdo chiedere una multa che pagheremmo ancora noi, è invece improrogabile pretendere servizi adeguati”. Un altro esempio positivo che ci viene segnalato riguarda l’ecocompattatore di bottiglie di plastica e lattine, installato in una piazza di Sedriano. “I piccoli comuni ci danno lezioni – dice un abbiatense – con scelte concrete per favorire la raccolta differenziata, non solo parole ma fatti. Seguiamo questi esempi”. E.G.