ABBIATEGRASSO -Tra gli ultimi atti dell’Amministrazione uscente anche “l’esame e l’approvazione del rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2016, al 6°punto all’o.d.g. del consiglio del 30 maggio. L’assessore Brusati, subentrato a Squeo che si è dimesso a dicembre, ha confermato “una disponibilità di cassa in linea con gli anni precedenti”, alcune cifre: la spesa corrente è di 20.687.000 euro, 325.000 euro ca. in più rispetto al 2015. L’avanzo di amministrazione è di 275.000 euro, le entrate dai tributi ammontano a 7 milioni e mezzo e dai permessi a costruire sono arrivati 523.000 euro. I dati che riguardano i servizi pubblici erogati per l’area assistenziale e sociale: in entrata 545.000 euro, in uscita 735.000 con una copertura del 74% che significa una perdita di 190.000, l’entrata dalla mensa scolastica è stata di 1.287.958 euro ma è costata 1.732.000 con una perdita di 444.608 euro, con una copertura quindi del 74,4%. Negativo anche il rapporto tra entrata e uscita per il trasporto scolastico, servizio per cui si sono incassati 55mila euro ma è costato 183.000, una copertura quindi da parte dell’utenza solo del 30%. In positivo solo la differenza tra entrate e uscite dai parchimetri: si sono spesi 25.000  euro ma ne sono entrati 218.000. Dei 20.687.000 euro della spesa corrente, un terzo 6.659.000 è il costo dei 189 dipendenti a cui si aggiungono 384.000 euro di tasse. Ad Amaga sono stati corrisposti per i servizi in house 2.694.821euro, ad ASSP 1.045.446, al Parco del Ticino 64.818, a Fondazione per Leggere 80.591, da settembre quando è stato ripristinato, si è speso per lo shopping bus 14.365 euro. Dopo i numeri l’ass. Brusati ha accennato alle polemiche suscitate dagli ‘spazi finanziari’ che avrebbero consentito secondo altri, di accendere un mutuo per finanziare opere come la piscina o la scuola, uno spazio solo ‘virtuale’ secondo l’assessore che cita i revisori dei conti che ritengono che “l’ente non può sostenere un ulteriore indebitamento. La disponibilità virtuale ammontava a 2 milioni 252 mila euro ma per pagare poi un mutuo sarebbe necessario o aumentare le tasse o tagliare i servizi, abbiamo fatto una scelta politica per non gravare sul futuro…” E’ seguita una lunga discussione, in cui il cons. Gornati (PdL) ha criticato l’ennesimo bilancio con soli dati contabili e senza programmazione, come prova anche il mancato utilizzo degli spazi finanziari che ha fatto perdere l’opportunità di usufruire di una flessibilità sia per il comune sia a favore di altri a cui si poteva cedere, così come in passato ne aveva usufruito il nostro. Il cons. Albini (Pd) ha invece rivendicato “con orgoglio di aver privilegiato i servizi sociali”. Gli ha risposto Pusterla (PdL) che neanche l’amministrazione precedente aveva tagliato la spesa sociale. Il cons. Finiguerra ha ribadito che davvero si potevano utilizzare gli ‘spazi finanziari’ per accendere un mutuo per la piscina o la scuola ma soprattutto: “Non avete fatto né l’una né l’altra, il Comune non è stato in grado di ristrutturare la spesa corrente, si può gestire il bilancio in modo diverso”. Dopo altri diverbi, si è arrivati al voto: 8 i favorevoli di maggioranza, 6 contrari della minoranza e un astenuto (Balzarotti). E.G.