GAGGIANO – Lunedì 8 giugno ore17.30, il Parco Baronella che normalmente già molto frequentato è ancora più zeppo di mamme, nonni e bambini, forse anche per la coincidenza del termine delle lezioni scolastiche. Centinaia i ragazzini che vanno e vengono, corrono sia a piedi che in bicicletta per dare sfogo alla loro esuberanza, quando improvvisamente nella zona antistante le altalene, ma proprio sul nastro asfaltato che percorre interamente l’area verde, un bimbo di 7 anni cade battendo violentemente il volto a terra. Il bimbo appare come se avesse perso i sensi, non si muove, due nonni che sedevano sulla panchina distante solo alcuni metri si precipitano a prestare il primo soccorso, sollevato il bimbo che ha ripreso conoscenza, si accorgono che ha il volto coperto da abbondante sanguinamento, lo accompagnano al vicino gazebo dove con dell’acqua viene ripulito. Nel frattempo anche i genitori che distavano anche loro qualche decina di metri si prodigano a prestare un primo soccorso, il bimbo dice che ha problemi alla vista, che non vede bene, il padre giustamente preoccupato chiama il 118. Dopo poco tempo giungono sul posto un’ambulanza della Croce Bianca proveniente da Sedriano, una pattuglia della Polizia Locale Unione i Fontanili e l’elisoccorso, che atterra nel campo dietro alla palestra della scuola media, proprio di fronte all’area cani. Nel frattempo in attesa dei soccorsi, il bimbo era stato fatto sdraiare sul sedile di una macchina che sostava nel parcheggio antistante il parco, il personale del 118, arrivato sul posto, fa la prima valutazione direttamente all’interno della vettura, successivamente viene tolto da quella posizione scomoda per prestare il soccorso, con l’ausilio di una barella spinale, scelta condizionata perché quella posizione che non era sicuramente la più idonea a prestare il soccorso e viene caricato sull’ambulanza, dove anche al riparo delle centinaia di curiosi, il medico dell’elisoccorso può agire in modo più efficiente. Ad una prima valutazione il trauma appare piuttosto serio, viene quindi sedato e si decide di trasferirlo in un pronto soccorso specializzato, viene quindi trasportato manualmente per mezzo di una barella per una cinquantina di metri sulla stradina all’interno del parco, fino al punto dove era atterrato l’elicottero. Caricato assieme alla mamma a bordo del velivolo che decolla con destinazione Ospedale San Gerardo di Monza, struttura dove sarà possibile intervenire in modo specialistico. A.V.