ABBIATEGRASSO – Nella serata di venerdì 8 luglio, nell’ambito del terzo appuntamento con “Alla riscoperta della magia dei cortili e delle vie”, è stato proposto un intermezzo letterario che ha affrontato in particolare il viaggio nel tempo tra gli anni ’60-’70, attraverso la presentazione dell’icona di quegli anni, il famoso scrittore, mano e mente dell’hippismo, fumettista e artista Matteo Guarnaccia, che ha dialogato con l’architetto e artista Alberto Clementi. Nella location suggestiva di Palazzo Annoni, lungo tutto il cortile sono stati esposti i quadri di Clementi e le foto dei viaggi di Guarnaccia. La serata ha registrato una buona affluenza, soprattutto di abbiatensi che hanno vissuto in prima persona gli anni ’60-’70. Guarnaccia, oltre ad essere un bravissimo scrittore, è anche un narratore eccellente; la sua storia, partita da un semplice articolo per Vogue sull’hippismo, attraversa tutti i suoi viaggi dall’Olanda al Nepal, fino ad arrivare dov’è ora. Ha avuto la capacità di trasportarci nel tempo attraverso il periodo hippie, quello non violento-post guerra, fino al periodo punk con ideali di una vita senza futuro. Un ritorno al passato, dunque, attraverso due importanti movimenti della storia contemporanea più recente, grazie alla fantasiosa narrazione di un grande artista come Matteo Guarnaccia, che vorrei celebrare con una citazione rivolta alle generazioni di oggi: “Non siate troppo consumisti, cercate di farvi un’idea vostra di ciò che accade nel mondo”. Ringraziamo per l’organizzazione di questa intervista l’associazione “Iniziativa Donna” e l’Altra Libreria, che ha allestito un tavolo presentando libri e fumetti dedicati al tema della serata, l’hippismo, il tutto accompagnato dalla musica di Radio City Bar, che si è occupata degli intermezzi musicali, tra Beatles e David Bowie, icona per eccellenza del movimento hippie. Una Abbiategrasso che, in fatto di iniziative culturali, stupisce sempre di più, senza mai deludere. Ilaria Scarcella