Apprendiamo che “Lealtà Azione”, oltre a contestare un documento ufficiale del Comune di Abbiategrasso nel quale si condannano i sotterfugi utilizzati per organizzare la famigerata “Festa del Sole”, arriva addirittura a minacciare azioni legali nei confronti del nostro consigliere comunale Francesco Biglieri, reo di avere reso pubblico il documento di cui sopra in Consiglio comunale. Si tratterebbe cioè di mettere sotto accusa un consigliere per il fatto che ha reso pubbliche informazioni regolarmente ottenute attraverso una richiesta del gruppo consiliare del Partito Democratico agli uffici comunali competenti. Se “Lealtà Azione” ritiene di dover contestare quel documento si rivolga a chi lo ha scritto, o al suo superiore, il sindaco Nai! Posta poi la premessa che i tentativi di intimidazione nei confronti di un rappresentante dei cittadini che si è espresso in una sede istituzionale descrivono con chiarezza il concetto di democrazia degli organizzatori (nascosti) della Festa del Sole, ci permettiamo di segnalare che Biglieri non ha fatto altro che descrivere ciò che è accaduto il 7 luglio alla Fiera di Abbiategrasso, almeno per quanto è stato possibile conoscere. Tra le cose che non sappiamo, ad esempio, rientra anche l’indicazione del o dei gruppi musicali che hanno accompagnato la festa. Possiamo solo lavorare di fantasia, conoscendo quali siano normalmente le preferenze di Lealtà Azione: il gruppo dei Bullets, che in una delle loro canzoni dicono “Si chiama l’adunata per la gioventù fascista. Oggi è la giornata di chi alza la testa. Orgoglio di una terra che non scorderà i camerati morti con onore e fedeltà”, oppure quello dei Testudo, che dicono “Sveglia camerati, è ora di partire! Sveglia, Roma oggi ci aspetta, andiamo lì a marciare!”. Appare evidente che le affermazioni di Biglieri hanno attirato l’attenzione su posizioni che con la democrazia non hanno veramente nulla a che fare. La giunta Nai, giustificandosi con la difesa della libertà di espressione, ha ritenuto di lasciare spazio ai bravi ragazzi che inneggiano a camerati e adunate fasciste. Non è possibile inoltre sorvolare sull’evidente imbarazzo del sindaco Nai, che sulla questione ha più volte cambiato versione raccontando di volta in volta, secondo la sua convenienza, di essere vincolato a decisioni della prefettura o di avere la piena facoltà di decidere in merito all’autorizzazione.  E’ certo che Nai aveva piena facoltà di decidere in merito all’autorizzazione, ma, poiché sono ben note le tesi non solo neofasciste ma addirittura neonaziste del movimento Lealtà Azione, un Sindaco della Repubblica italiana non può esimersi dal rispetto della Costituzione che gli impone di non farsi complice di chi promuove idee ed azioni tendenti alla ricostituzione del partito fascista. Ci sembra doveroso ribadire la netta condanna per questa scelta e il sacrosanto diritto di chiedere che Abbiategrasso non venga più coperta di vergogna. Su una cosa sola effettivamente Biglieri ha sbagliato: la parola “Libertà” non è proprio nelle corde di chi ha nostalgia per il fascismo… Partito Democratico, Circolo di Abbiategrasso e Cassinetta di Lugagnano