ZELO SURRIGONE – L’educazione alla cura del patrimonio storico e lo sviluppo di nuove competenze sono alcune delle ultime sfide che la scuola deve attuare per formare i cittadini di domani. La missione però diventa più semplice se il territorio offre un gioiello nascosto bisognoso di restauri: è il caso dell’oratorio rinascimentale di San Galdino che sulla volta possiede un fantastico affresco in stile leonardesco tanto simile a quello conservato nella Sala delle Assi al Castello Sforzesco di Milano. Un monumento di nicchia, verrebbe da dire, che merita di essere narrato e salvato. Così, su spinta dell’assessore alla Cultura Emiliano Costantini, i divulgatori di cultura o “piccoli Ciceroni” – come preferiscono essere chiamati loro – sono stati i ragazzi delle classi seconde dell’IC “G. Rodari” di Vermezzo sotto l’attenta guida dei loro insegnanti e dell’architetto Adriano Annovazzi curatore dei restauri del sito. Da novembre a maggio si sono cimentati in un percorso conoscitivo interdisciplinare faticoso, ma ricco di scoperte ed emozioni, che ha portato alla creazione di tre pannelli espositivi dedicati all’interno e all’esterno del piccolo oratorio, ai collegamenti con l’affresco di Leonardo, ma anche a un gioco di carte sulla storia del Santo e del monumento, a un plastico e a una brochure. “Hai fatto bene, prof, a farci fare questo lavoro, così ci sentiamo importanti!” è stato uno dei tanti commenti entusiasti degli studenti e così, a turno, si sono calati nei panni di giovani Ciceroni per raccontare i segreti del monumento ai loro
futuri compagni: i bambini delle attuali quinte che l’anno prossimo varcheranno la soglia della scuola secondaria. “Un passaggio del testimone – come ci racconta una delle professoresse
impegnate nel progetto – che ha permesso loro di parlare in pubblico, di creare un prodotto fruibile e di adeguare un registro lessicale storico-artistico alla comprensione dei più piccoli”. E visto che il ghiaccio è stato rotto, i Ciceroni saranno di nuovo in pista il prossimo 28 maggio quando faranno da guida turistica ai loro genitori durante la Festa Patronale. “La conoscenza è la premessa necessaria per una corretta valorizzazione del nostro patrimonio culturale. E più aumenta la conoscenza, più coerente e precisa può essere la valorizzazione – commenta Gilberto Costa, Presidente di Italia Nostra (sezione Naviglio Grande) –  Pertanto, per il nostro ente promuovere la conoscenza significa mettere a disposizione nuovi strumenti per realizzare con sempre maggior efficacia il proprio scopo istituzionale. In quest’ottica la Sezione Naviglio Grande non può che essere lieta di aver potuto agevolare l’iniziativa dell’Istituto Rodari che ha il lodevole scopo della diffusione tra i giovani della
conoscenza e, soprattutto, del ‘godimento’ di un piccolo gioiello del Patrimonio culturale del Paese quale l’Oratorio di San Galdino.  ‘Godimento’ che i giovani hanno la fortuna, in questa occasione, di poter trasmettere ad altri, anche a generazioni che, alla loro età, probabilmente, non sono state sufficientemente interessate alla tutela e conservazione del patrimonio culturale, inteso come fattore
di legame sociale e di promozione del progresso umano”. Simona Borgatti