ABBIATEGRASSO – Su alcuni bidoni della raccolta differenziata si notano, in questi giorni nel centro storico, dei foglietti bianchi affissi che comunicano all’utente il motivo per cui il contenitore non è stato svuotato dagli addetti della Navigli Ambiente, indicando dove il cittadino ha sbagliato nel differenziare i rifiuti. L’errore più frequente sembra essere quello di usare i sacchetti di plastica per l’organico, quando vanno usati i sacchetti biodegradabili, che si possono richiedere agli sportelli di Amaga o acquistare nei supermercati e nei negozi che vendono prodotti per la casa. Ma siamo sicuri che tutti conoscano il significato dei termini “organico” e “biodegradabile” scritti sul foglietto? Nei cortili del centro storico risiedono molte persone anziane e soprattutto molti stranieri, cui occorre spiegare con parole semplici e facilmente comprensibili quali sono le regole da seguire, come va fatta la raccolta differenziata. Un vicino di buona volontà deve assumersi questo compito. Un altro errore segnalato dal foglietto riguarda la presenza nel contenitore di “materiale non conforme alla raccolta”, dando per scontato che tutti i cittadini, italiani e stranieri, conoscano il significato del termine “conforme”. Senza contare che non sempre è facile collocare il rifiuto nel posto giusto e che per alcuni rifiuti bisogna recarsi direttamente all’Ecocentro, disagio non indifferente per molti cittadini. Altre due frasi lasciano perplessi, relative questa volta ai contenitori, che devono essere “standard” e dotati di “nuovo TAG – Alta frequenza”. Certo molti cittadini sbagliano e continuano a sbagliare, ma è anche vero che il metodo adottato per correggere gli errori e indurre a fare sempre meglio non è dei più adatti allo scopo; il linguaggio tecnico degli addetti ai lavori non facilita, infatti, la comunicazione di quelle poche e semplici regole che tutti dovrebbero seguire. M.B.
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