ABBIATEGRASSO – Sabato 4 marzo si è svolto presso la sala consiliare nel Castello Visconteo il quinto incontro della rassegna LETthéRARIO 2017, organizzato dall’Assessorato alla Cultura e dal circolo letterario GALA’ 108 (Gruppo Abbiatense Lettori e Autori) registrando anche stavolta una importante partecipazione da parte del pubblico. Le autrici presentate erano Erica Regalin (Magenta, 1998) con la raccolta di poesie “Nel Dì di Demetra e delle Muse” e Anna (Aureliana) Leoni (Rho, 1939) con la raccolta di poesie e narrativa autobiografica “Scozia”. Due tipi di poesie completamente diversi: aulica e preziosa per la Regalin, colloquiale e brillante per la Leoni, che ha presentato anche una serie di poesie a commento di alcuni quadri da lei dipinti in passato. Ha affiancato il prof. Edmondo Masuzzi, presidente di Galà 108, nella conduzione dell’evento, l’autore e co-fondatore dell’associazione GALA’ 108, Alessandro De Vecchi. Masuzzi e De Vecchi si sono alternati nella messa a fuoco degli elementi distintivi delle due autrici, di tematiche e stili diversi, citando anche uno scritto di Mariachiara Rodella, anche lei co-fondatrice del gruppo GALA’ 108, che ha prodotto un’analisi lucida e approfondita del mondo poetico di Erica ed Anna. Dopo questa presentazione “a più mani” le due autrici si sono alternate nella lettura delle proprie poesie: una formula di conduzione particolarmente coinvolgente per il pubblico. Dopo il Tea-Break, a cura della Teeria “Tete à thé” di Abbiategrasso, che ha offerto a tutti un assaggio di thé “Tè di Carneval” (Tè nero arancio bio), la seconda parte dell’evento è stata dedicata alle domande per le due autrici, a cui ha dato inizio Alessandro De Vecchi. Tra i partecipanti il Direttore della Biblioteca Civica “Romeo Brambilla” di Abbiategrasso, il dott. Roberto Giuliani. Il ciclo di incontri continua sabato 11 marzo alle 17.00 sempre al Castello (piazza Castello, 9), con le autrici Alba Passarella, che presenta il romanzo “Margherite con le spine”, e Annalisa Ponti, che presenta la fiaba “Storia di una principessa e della sua forchetta”.
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