ABBIATENSE – Cristiana Clementi formatore emotivo-relazionale, progettista e docente in diversi corsi, dopo aver scritto  “Il cannibalismo dei ruoli”, “ La strategia dell’extraterrestre” è coautrice de “L’Italia dei borghi” che indica strategie di promozione e comunicazione per valorizzarli. Mercoledì 4 ottobre eravamo con lei a Roma, nella sala stampa della Camera dei Deputati. A presentare questo piccolo prezioso libro, la presidente della Commissione Cultura e Turismo on. Flavia Piccoli Nardelli che ha elogiato il lavoro di Cristiana Clementi, Massimo Giordani, Paolo Poponessi che, per una fortunata coincidenza temporale, interpreta al meglio e funge da modello alla concomitante legge che sostiene i piccoli comuni, quella miriade di piccole realtà, circa 6.000 con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, custodi di tesori materiali e immateriali, poco o niente conosciuti ma che possono, devono diventare una risorsa per le comunità locali. L’analisi, le strategie indicate dagli autori, che le hanno già sperimentate con successo a Premilcuore e a Mirandola, sono considerate il giusto, innovativo approccio per ‘far rendere’ il prezioso patrimonio che abbiamo ereditato, attraverso innanzitutto la consapevolezza di chi abita in un piccolo borgo e, grazie all’uso intelligente  dei nuovi strumenti di comunicazione, arrivare a farli conoscere  ovunque, catturando l’attenzione di un turismo non solo di prossimità. L’onorevole ha lasciato in anticipo la conferenza stampa perché impegnata in Commissione Bilancio che, altra coincidenza, nella stessa mattinata doveva ratificare lo stanziamento di 100 milioni di euro a favore dei piccoli comuni, ma non più per una distribuzione a pioggia con microfinanziamenti a tutti, bensì per sostenere i progetti più meritevoli. Paolo Poponessi, che si occupa di turismo e promozione dei beni culturali, considera la nuova legge “un segnale fortissimo per i comuni che lavorano per la loro riqualificazione”, comuni che evocano e conservano una qualità di vita da recuperare, le nostre piccole realtà sono considerate soprattutto all’estero autentici luoghi di tradizione e la vera italianità. Ma per farli conoscere occorre un utilizzo sapiente e intelligente dei social per esempio e una pianificazione del marketing. Di questo si è occupato Massimo Giordani, digital strategist, docente universitario che ha analizzato e riportato dati e previsioni inedite sull’andamento del turismo in Italia, ha introdotto concetti come sharing economy, ovvero l’economia della condivisione, ha spiegato che per  favorire un’ulteriore crescita del turismo occorre intervenire sui limiti principali quali una migliore comunicazione, la ristrutturazione dei trasporti per poter raggiungere i piccoli borghi, l’aumento delle strutture ricettive, proponendo una visione di marketing strutturata e integrata in un progetto complessivo se si vuole farne una risorsa sempre più importante nei prossimi anni. Un metodo che ha già dato buoni risultati, con un aumento notevole del turismo dopo quanto realizzato a Premilcuore,  la Guida Emozionale realizzata coi bambini, grazie ai  tre autori, come ha riferito entusiasta Marco Menghetti, il sindaco di questo borgo in provincia di Forlì con ca. 800 abitanti. Cristiana Clementi si è occupata in particolare dell’aspetto umano lavorando perché gli abitanti raggiungessero una consapevolezza del proprio territorio e conservare la memoria per riuscire a tramandarla. Questo è stato possibile grazie allo storytelling, ovvero la narrazione del borgo in ogni suo aspetto, la sua storia vissuta e raccontata. Un vero recupero del territorio dove spesso si danno per scontate anche quelle che sono vere e proprie eccellenze. E’ state resa consapevole la fascia più giovane che ha interpellato gli anziani e unito ogni generazione, il tutto poi messo in rete ha suscitato la curiosità e l’interesse  di nuovi  turisti. Un modello ripetibile, una traccia importante per promuovere anche i nostri borghi lombardi, a cominciare da quelli più vicini come Morimondo, Ozzero, Cassinetta per riscoprire, far conoscere e condividere in questi e in altri, i gioielli che ogni collettività possiede. E.G.