ABBIATEGRASSO – Un Consiglio già programmato in due tempi quello iniziato venerdì 25 alle 21 con parte dei consiglieri in presenza al Castello e in parte collegati da casa. Problemi tecnici con l’audio in un primo tempo assente, per chi seguiva in streaming, hanno rallentato i lavori. Primo a chiedere i 5 minuti a disposizione il cons. Serra (Gruppo Misto) che ha voluto segnalare “gravi mancanze sul territorio dovute alla mancata continuità assistenziale e diagnosi precoce per colpa di regole adottate negli ospedali pubblici per contenere il virus ma rimandando così di troppi mesi visite diagnostiche e specialistiche, con tempistiche vergognose”. Serra ha sollecitato “la politica a intervenire perché si faccia come l’Asst nord Milano che ha aperto anche la sera e il sabato le attività ambulatoriali per soddisfare le richieste di visite ed esami”, ha chiesto al sindaco di “farsi portavoce presso la nostra azienda ospedaliera”. La cons. Cameroni (Pd) ci tiene a far sapere che la maggioranza “ha respinto la richiesta di parlare della scuola nel Consiglio del 10 settembre, prima dell’inizio delle lezioni”. Ha contestato anche una dichiarazione del presidente Tagliabue, comparsa su un sito web, rilasciata in merito all’abbandono dei consiglieri Pd durante il Consiglio di gennaio, quando hanno abbandonato l’aula per protestare contro l’approvazione del Piano Bcs. Tagliabue avrebbe detto che “avevano preso illecitamente  il gettone di presenza”. Affermazioni che hanno suscitato la forte reazione di Tagliabue, qui pro quo e un intervento di Pusterla (Abbiategrasso Merita) che ha dato la sua versione e ha contestato a Cameroni di aver definito più volte a proposito dell’argomento scuola, nella riunione dei capigruppo “squallidi e arroganti” i consiglieri di maggioranza. Il cons. Tarantola (Ricominciamo Insieme) ha detto di ritinere grave che non ci sia stata nessuna reazione, da parte né del sindaco né dell’assessore all’Ambiente, alle dimissioni del presidente della Consulta Ecologica. De Marchi (Cambiamo Abbiategrasso) ha nuovamente descritto “ la situazione fuori controllo della città. Una città sporca, sciatta, quartieri con discariche a cielo aperto e nessuna promessa elettorale di Nai mantenuta”.  Finiguerra (Cambiamo Abbiategrasso) ha richiamato l’attenzione al problema scuola, all’occupazione degli spazi esterni, a questo proposito ha invitato la Polizia Locale ad essere presente e a far rispettare le regole, durante l’entrata e uscita dei ragazzi, quando si assiste a un diffuso parcheggio selvaggio che mette a rischio i pedoni. Magnoni (Lega) ha elogiato il Consiglio Regionale che il 22 settembre “ha approvato una legge che riconoscendo il grande valore degli Alpini, stabilisce che dall’anno prossimo il 2 aprile ci sarà la festa a loro dedicata perché sono sempre presenti e vicini ai cittadini”. Denari (M5S) ha proposto il tema dell’ospedale Cantù, ha ricordato le battaglie fatte e la delibera regionale del 7 maggio 2019 che ha approvato la riapertura notturna del P.S., delibera rimasta lettera morta. Ha sollecitato il sindaco e i gruppi di maggioranza a farsi sentire presso i loro referenti in Regione. Lovati (Nai sindaco) ha evidenziato, oltre all’emergenza sanitaria, quella economica e sociale. Ha criticato il governo che “trova risorse per biciclette e monopattini  e non riesce a pagare la cassa integrazione. Ai comuni l’onere di aiutare, un grande contributo arriva dalle associazioni cittadine anche ad Abbiategrasso. Il gruppo dei Samaritani ha aiutato tra maggio e settembre oltre 400 famiglie, le donazioni arrivate alle associazioni in totale hanno superato 140.000 euro  ma ora stanno diminuendo, il Consiglio Pastorale di S.Pietro ha proposto l’adozione di persone in difficoltà donando un contributo di 25 euro al mese. “Ringrazio l’ass. Petrali – ha concluso Lovati – per il lavoro svolto in questi mesi, invito a fare nuove convenzioni, non c’è tempo da perdere”. Gallotti (Lega) ha fatto un intervento ‘moralizzatore’, ha criticato i consiglieri che “criticano e basta”, li ha invitati “ad andare in giro come faccio io che noto una grande maleducazione soprattutto da parte dei ragazzi giovani che lasciano in piazza Castello sporcizia tutte le notti…qualche scappellotto lo darei…” Piva (Lega) ha chiesto a e Marchi  di “ritirare ciò che ha detto quando ha asserito che ho ritirato le dimissioni perché Nai mi avrebbe promesso qualcosa…” Dopo i botta e risposta nella querelle Tagliabue-Cameroni, è stato affrontato il primo punto all’ordine del giorno. E.G.