ABBIATEGRASSO – I cittadini che si recavano al mercato venerdì mattina notavano un presidio all’ingresso dell’ospedale Cantù. Ma questa volta non si trattava della ben nota protesta in difesa del nosocomio abbiatense, bensì dello sciopero di lavoratrici e lavoratori degli appalti di pulizia degli ospedali dell’ASST Ovest Milano, “fortemente preoccupati – si legge in un volantino distribuito ai passanti – per l’assegnazione del nuovo appalto che potrebbe mettere a rischio posti di lavoro e ridurre l’orario lavorativo. Il contratto nazionale del settore è scaduto, infatti, da oltre 72 mesi con conseguente perdita del potere d’acquisto dei salari, già bassissimi per rapporti di lavoro part-time, e la possibilità di perdere diritti acquisiti su norme fondamentali come quelle che disciplinano il pagamento e la conservazione del posto durante il periodo di malattia”. Con la giornata di sciopero ed i vari presidi i lavoratori del comparto reclamavano, dunque, il rinnovo del contratto nazionale per un salario dignitoso, diritti e tutele contro la precarietà e lo sfruttamento, leggi che garantiscano regole certe. M.B.