GAGGIANO – Dopo un primo incontro basato sul tema dell’insegnamento, il progetto “Un solo pianeta”, organizzato dal Comune, ha visto andare in scena il suo secondo appuntamento. Mercoledì 2 novembre la Biblioteca Comunale ha ospitato Caterina La Porta, ricercatrice e docente di patologia generale presso l’Università degli Studi di Milano.

Il bagaglio accademico e professionale della Prof.ssa La Porta non si limita alla patologia ma si configura in un ampio spettro di discipline legate alle politiche ambientali, ai cambiamenti climatici e alla salute pubblica. Il contributo del mondo accademico e del lavoro di ricerca rappresenta un tassello fondamentale nel processo di modernizzazione delle policies legate all’ecologia e al miglioramento delle condizioni di salute del nostro pianeta. Lo studio approfondito delle dinamiche e delle problematiche ambientali può essere svolto nel migliore dei modi grazie alle conoscenze e alle strumentazioni di cui sono dotati i laboratori di ricerca, per questo motivo è fondamentale che i governi e i loro policy makers si affidino in modo particolare agli specialisti.

Caterina La Porta fa parte di “INTEGRA”, un progetto portato avanti dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Brescia, di Milano e di Milano Bicocca. Finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica, INTEGRA tenta di elaborare, attuare e valutare gli esiti delle strategie regionali per lo sviluppo sostenibile, ciò avviene, in particolare, in relazione alla Regione Lombardia. Ciò avviene tramite la valutazione integrata di diversi fattori, tra cui qualità dell’aria, riscaldamento domestico, mobilità, sistema agroalimentare, effetti sulla salute, servizi ecosistemici.

Tutti questi aspetti necessitano dello svolgimento di un’analisi che tenga conto delle correlazioni tra loro esistenti; i 17 obiettivi dell’Agenda 2030, a loro volta, dovrebbero essere trattati a fronte della mutua imprescindibilità, il raggiungimento della salute e del benessere diffuso (obiettivo n.3) non può che interfacciarsi con il problema della fame (n.2), dell’inquinamento idrico (n.6) o dei cambiamenti climatici (n.13). La collaborazione tra le Amministrazioni Locali e le Università può portare a grandi benefici ma, purtroppo, non è sufficiente, solo la completa adozione di linee guida comuni da parte di tutte le nazioni ci permetterà di invertire le pericolose tendenze che abbiamo provocato. Alessandro Gastaldi