ABBIATEGRASSO – Lunedì scorso il punto 3 del Consiglio ha affrontato la proposta di avviare il procedimento di revoca del vigente documento di piano per quanto riguarda l’ambito ATS2 e rivederne la pianificazione. La proposta, presentata dalla cons. Cameroni (Pd), si fonda su alcune premesse quali: la Giunta ha adottato 2 Piani attuativi sull’area che prevedono in totale 27.600 mq di commerciale e 17.818 mq di residenziale oltre ai parcheggi. Il tutto in assenza di masterplan invece richiesto da normativa. Una scelta ritenuta inadeguata e in controtendenza,ben 4.800 cittadini, ha ricordato Cameroni, hanno sottoscritto una petizione, auspicando un ripensamento, contrari a questa scelta urbanistica. L’interesse pubblico è volto al contenimento del consumo di suolo e alla riduzione di spazi commerciali per non incidere negativamente sul commercio di vicinato già molto provato. Molte anche le citazioni di sentenze e leggi a favore di quanto sostenuto nella proposta e l’indicazione di linee guida per una nuova pianificazione perché si consenta di edificare solo a ridosso delle aree già costruite o da rigenerare, adottare un piano complessivo a cui deve attenersi la pianificazione al dettaglio, evitando scelte frammentate. Molte quindi le motivazioni portate per chiedere di sospendere l’approvazione dei due piani attuativi. Primo a intervenire il sindaco che ritiene “ci sia stato al riguardo, un dibattito politico molto partecipato e che l’amministrazione fa scelte politiche secondo la propria visione, attualmente i 2 Piani attuativi sono stati adottati dalla Giunta, per BCS sono già esauriti i tempi delle osservazioni mentre per Essedue scadono il 25 giugno. La revoca del documento di Piano significherebbe una nuova variante al Pgt, mi chiedo perché questa richiesta non è stata posta quando abbiamo fatto la revoca e c’erano i tempi per ricorrere… se si interviene si può incorrere in penali notevoli, per questo ritengo che il Consiglio debba respingere la proposta”. Il cons, Cattoni (Cambiamo A.) ha spiegato che il suo gruppo non ha firmato la proposta perché contrario a qualsiasi costruzione sull’area su cui si intende fare un’operazione per la quale, unica eccezione, “Nai è stato tempestivo”. Il cons, Tarantola ha proposto un emendamento con cui chiedere che, prima di tutto, sull’area si riqualifichi la zona ex Siltal. L’emendamento è stato discusso ma i proponenti Pd e M5S hanno infine deciso di non accettarne l’inserimento perché “distorcerebbe il senso della delibera”. Respinto l’emendamento si è continuato a discutere la proposta soprattutto da parte dell’opposizione mentre Pusterla (Abb.Merita) ha ribattuto che “il Pd poteva cancellare tutto in quell’area ma non l’ha fatto, noi ci siamo trovati a gestire una situazione a metà, anche dal punto di vista procedurale, se appoggiassimo questa delibera sarebbe una scelta amministrativa sbagliata”. Al contrario Denari (M5S) ritiene sia una scelta sbagliata costruire su un’area verde, ma Magnoni (Lega) ha sostenuto che l’area non è più agricola da tempo come confermano i rappresentanti degli agricoltori, “anch’io – ha detto con fervore – ho fatto la contadina e ho messo le mani nella cacca…” Biglieri (Pd) le ha chiesto di “misurare toni e parole”, toni in effetti spesso sopra le righe. La proponente Cameroni ha infine previsto che l’Amministrazione deciderà dopo la valutazione delle osservazioni quindi entro l’estate ma considera la scelta “poco corretta”. 10 voti a favore non sono bastati, la mozione è stata respinta dalla maggioranza con 12 voti contrari. E.G.
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