ABBIATEGRASSO – La mozione proposta dalla lista civica Cambiamo Abbiategrasso e presentata dal cons. Finiguerra ha permesso di conoscere le intenzioni del sindaco e della maggioranza che lo sostiene, sul futuro dell’ospedale Cantù, tema che più di ogni altro sta a cuore agli abbiatensi. Il cons. Finiguerra ha ricordato che “per affidare a Nai la presidenza della Consulta, si è pretesa la modifica del regolamento, unico caso in cui il presidente di una Consulta non è stato nominato dai partecipanti. Le Consulte sono un organo di supporto all’amministrazione e, in questo caso, la presidenza in capo al sindaco non ha prodotto risultati, occorre ora ristabilire l’aspetto democratico…” Il sindaco Nai ha replicato di aver annunciato le dimissioni durante l’ultimo incontro della Consulta e ha dichiarato “non farò mai propaganda con l’ospedale per mettere il cartello su un risultato”. Ha ribadito di essere contento se l’ospedale viene valorizzato e che “non è il Consiglio che può decidere il regolamento ma la Commissione I°” anticipando che non ci sarà più la rappresentanza politica  ma esperti  e rappresentanti delle associazioni legate alla salute. Ha confermato la sua presenza ed eventualmente anche quella di altri sindaci ma solo come uditori, senza diritto di voto. Il cons. Cattoni (Cambiamo A.) ha detto di essere rimasto “letteralmente a bocca aperta per l’intervento del sindaco che in Consulta è stato un ostacolo nella lotta già difficile per l’ospedale… Tanti treni sono stati persi, lettere decise dalla Consulta e tenute nel cassetto da Nai per procrastinare…” Biglieri (Pd) è intervenuto per chiedere maggiore chiarezza dal sindaco, Lovati (Nai sindaco) ha invitato “a fare un regolamento di buon senso” e ha detto di ritenere importante la presenza dei sindaci dell’abbiatense in Consulta “perché il tema è troppo importante”. Cameroni (Pd) ha detto: “Dopo aver stravolto il regolamento precedente nel 2018, ora si chiede la revoca. Nai ha voluto la presidenza nonostante fossimo contrari visti i suoi rapporti politici con la Regione. Servono fatti concreti, Nai convochi la Consulta celermente, se lo aspettano la città e il territorio”. Il cons. Serra ha chiesto al sindaco di rimanere a capo della Consulta , “non faccia come Schettino,  i cittadini si sentirebbero abbandonati”. Anche Tarantola (Ricominciamo I.) si è detto ‘basito’ dalle dichiarazioni del sindaco e Baietta (Nai sindaco) gli ha chiesto di rimanere presidente e di spiegare perché se ne vuole andare. Denari (M5S) ha evidenziato che non ci sono stati risultati e che ora  “il sindaco vuole abbandonare la nave che affonda. L’ospedale ha  bisogno di un’iniziativa forte,  invece si perde tempo”. De Marchi (Cambiamo A.) che ha seguito tutte le Consulte ha testimoniato che “Nai non ha mai difeso l’ospedale, alla presenza di Gallera in Annunciata non ha proferito parola. Ora se ne vuole andare per non assumersi la responsabilità, dica la verità del perché vuole abbandonare”. L’ass. Albetti ha ricordato di aver fatto il presidente della Consulta nel 2016 nominato dall’Amministrazione Arrara quando è stata ricostituita. Ritiene che ci siano stati degli attacchi al sindaco e ha rivendicato di essersi battuto per l’ospedale, aggiungendo: “Fino adesso cos’ha fatto la Consulta? Andiamo a confrontarci con progetti seri, facciamo proposte costruttive”. Granziero (Pd) ha chiesto un chiarimento politico alla maggioranza per lo più silente e Magnoni (Lega) ha risposto che “nascono consulte parallele per protagonismi…Dobbiamo rivolgerci al governo che ha fatto tagli alla sanità, in Consulta non si fa altro che attaccare il sindaco…” A questo punto è intervenuto Tagliabue che ha definito la sua “una proposta choc: propongo che il presidente lo faccia Finiguerra, se non riuscirà a ottenere quello che vuole , trarremo le conseguenze…” Nai ha poi riconfermato le sue dimissioni e che “c’è stata una delibera che non è servita a niente, bisogna lottare ma la Consulta ha un limite, ora deve trovare una dimensione più ordinaria”. Finiguerra ha sottolineato “il piglio autoritario del sindaco che ha voluto la presidenza per avere il controllo. Occorre fare gli interessi della città”. Finiguerra ha anche ricordato che nell’ultima Consulta il sindaco ha motivato le dimissioni dicendo di doversi occupare di altri impegni  per la città. Posizioni molto chiare e scontato il voto, la maggioranza ha respinto la mozione con 15 voti contrari contro i 9 favorevoli dell’opposizione. E’ stata convocata per la prossima settimana la Commissione per cambiare il regolamento della Consulta, come  richiesto dalla mozione  della minoranza che però è stata bocciata. Quanto riportato è un riassunto dell’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio di lunedì 18, disponibile nella diretta Fb dell’Eco della città.  E.G.