ABBIATEGRASSO – Subito dopo l’incontro sull’ospedale il 24 maggio, nel cortile del castello e sulla strada abbiamo raccolto diversi commenti. Ne riportiamo qualcuno: “Abbiamo visto un teatrino scontato, tutti d’accordo per la riapertura del P.S. di notte, ma perché non si sono mossi prima? Sarà stata forse la presenza della scatola con le 11.000 firme a strappare a tutti la promessa di impegnarsi a difendere l’ospedale? Il consenso fa gola in vista del voto…”, più d’uno pensa che “solo Finiguerra ha detto cosa farà concretamente e Borghetti ha detto anche lui che serve la mobilitazione dei cittadini”. C’è chi dice di aver apprezzato la candidata 5 Stelle “perché è decisa e gliele ha cantate”, chi invece ha apprezzato Florio “ha ragione a dire che non ci si può basare sui numeri che sono manipolabili ma sui bisogni della gente”. E ancora : “Un gran signore Mantovani, ha parlato chiaro anche di quello che succede in regione e nel suo partito, non ha mai eluso nessuna domanda. E’ competente in sanità e ha fatto capire chiaramente che se la politica vuole, ci ridà il servizio”. Non manca chi dà ragione a Gallera e dice: “Piuttosto che farmi curare qui muoio per strada”. In diversi ritengono che la serata sia servita ad avere maggiori informazioni sull’ospedale e per conoscere cos’hanno fatto i sindaci per difenderlo e aspettano che Borghetti chieda che si ridiscuta al più presto per sapere chi voterà a favore o contro la mozione in Regione, perché assicurano “non voteremo chi è contro il nostro ospedale perché è nemico della nostra salute”. Questi commenti la scorsa settimana sono stati pubblicati sul sito ma non sul cartaceo dove per un errore di chi impagina è finita, ripetuta due volte, la richiesta del cons. Borghetti alla commissione regionale, perché si discuta dell’ospedale Cantù prima delle elezioni. Intanto sono state ulteriormente commentate le posizioni emerse nell’incontro del 24, soprattutto sui social però l’ospedale è stato l’ennesimo pretesto per attaccare chi è vissuto come antagonista politico. Comuni cittadini che non hanno in questo momento particolari interessi elettorali chiedono di ribadire che: “è scandaloso che si perda, dopo il lungo elenco di servizi già spostati per lo più a Magenta, anche l’ospedale, perché se il 118 indirizza altrove, non si ricovera più, non ci sono degenti e quindi si chiudono i reparti, proprio come hanno progettato in Regione. Fanno mancare i numeri così che ci ritroviamo con un cronicario, non un ospedale ma un fac-simile del Golgi con qualche ambulatorio in più e 4 sale operatorie all’avanguardia dove si fanno solo i piccoli interventi ambulatoriali che non necessitano di degenza, un’indecenza”. Propongono anche “azioni forti, blocchiamo una strada, se non lo facciamo ora sarà difficile invertire una tendenza che porterà Abbiategrasso al completo declino, una città dormitorio svuotata di servizi, senza attrattiva, praticamente… al paes del logh”. E.G.
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