ABBIATEGRASSO – Gli amici di Ellwagen sono tornati. Per tre giorni i “gemelli” della scuola musicale J.M.Dreyer di Ellwangen sono stati ospiti delle famiglie delle scuole medie cittadine e del Laboratorio Musicale “Daniele Maffeis”. L’obiettivo prioritario, per due scuole di musica che s’incontrano, è quello di fare un concerto, infatti l’appuntamento principale si è tenuto in Fiera alle 18 di sabato 7 maggio: sala gremita, ma lo spettacolo più bello è stato quello di quasi cento musicisti (musicisti nonostante la giovane età) sul palco: una vera grande orchestra degna di un programma fittissimo, difficile e molto articolato. Una grande emozione ha attraversato la sala alle note del Inno nazionale tedesco diretto dal nostro prof. Midali seguito dal ‘Canto degli Italiani’, Inno di Mameli, diretto dal maestro ospite. Subito dopo i saluti dei Dirigenti Scolastici, le orchestre gemelle hanno catturato l’attenzione della platea con ‘Il Coro degli Schiavi Ebrei’, conosciuto da tutti come ‘Va, pensiero, sull’ali dorate’ tratto dal Nabucco di G. Verdi arrangiato dal M° M. Fagnani e diretto dal M° Gernot Stepper. Come si sa la bravura consiste nel far sembrare semplice le cose complesse così i ragazzi hanno proseguito il programma confrontandosi coi mostri sacri della musica di ogni tempo: le chitarre hanno suonato un sofisticato pezzo di Leo Brower e Mozart; di Bizet, Debussy e Wagner sono state le note dei flauti; di Bela Bartok quelle per piano e clarino. Una prima sorprendente novità è stata la presenza dell’Ensemble di Corno Alpino guidato dal maestro W. Dauser: quattro lunghissimi corni di legno hanno fatto conoscere sonorità decisamente insolite per noi, gente di pianura. Dirompenti, come sempre, le percussioni del maestro Lorenzo Di Saverio. Poi, di nuovo, l’orchestra intera che ha saputo coinvolgere subito il pubblico con le musiche di famosi film di Ennio Morricone (fantasia Western) e di Beck (dal film Frozen) arrangiate dal maestro G. Midali. In scena sono, poi, apparsi due personaggi: una bionda principessa e, il cattivo per antonomasia, Dart Fener con maschera e spada laser: è stato il preludio del gran finale, sempre dedicato al grande cinema, la notissima colonna sonora del film Star Wars, arrangiata e diretta da Michele Fagnani. Per chiudere due bis di eccezionale presa sul pubblico: ‘La Marcia Radetzky’ diretta da Gernot Stepper accompagnata da tutti i presenti, e di nuovo Star Wars. Due ore piene di vera musica e grande partecipazione. Per i nostri ragazzi e per quelli tedeschi si è rinnovata così un’esperienza che resterà un ricordo vivo nella loro memoria, un’esperienza corale, un progetto complesso che li ha impegnati a lungo. Lo spettacolo finale è solo l’importante rito conclusivo di un percorso durato mesi di lavoro comune: ogni frase musicale, ogni singola ‘parte’ di ogni strumento deve essere concordata e condivisa a distanza in una ricerca di sonorità e in uno scambio di informazioni che accomuna ragazzi che abitano a centinaia di chilometri di distanza. Al momento dell’incontro, infatti, c’è tempo per una sola prova e poi si va subito in scena! Naturalmente c’è anche l’enorme lavoro organizzativo ‘nascosto’ per accogliere gli ospiti dovendo contare quasi esclusivamente sul volontariato di genitori, per provvedere all’ospitalità, per organizzare un po’ di convivialità e, grazie anche alle professoresse Politi e Loffredo, per accompagnare i ragazzi stranieri a visitare una Milano monumentale e limpida che ha lasciato sorpresi coloro che mai l’avevano ammirata. Anche il nostro ‘spazio Fiera’ va, di volta in volta, trasformato da capannone in teatro: tutto grazie al lavoro di genitori e degli insegnanti (e non è una passeggiata!).
Così, semplicemente incontrandosi, la gente d’Europa consolida legami, approfondisce le culture reciproche, alimenta la voglia di amicizia, condivide idee, smentisce coloro che pensano a reticolati e barriere e continua a dialogare con la lingua più internazionale, più trasversale che esista, quella fatta di note, di accordi: la musica. C.T.
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