ABBIATEGRASSO – La notizia della mail, inviata l’11 febbraio ai medici dell’ospedale Cantù dal Direttore dell’Emergenza-Urgenza dei 4 ospedali dell’Asst ovest milanese, dr. Aldo Minuto che annunciava da venerdì 14 febbraio la sospensione della guardia anestesiologica nei giorni festivi e prefestivi anche di giorno, prevedendo solo la reperibilità di un anestesista che possa raggiungere l’ospedale entro un tempo massimo tra i 40 e i 60 minuti, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’ennesima misura di depotenziamento dell’ospedale che mette a rischio invece che in sicurezza gli abitanti dei 14 comuni dell’abbiatense, come invece richiesto, dalla delibera del Consiglio Regionale, completamente disattesa. Per questo ancora più forte è l’indignazione della popolazione e dei sindaci che maggiormente stanno lottando per far rispettare gli impegni presi dalla Regione, chiedendo di riavere i servizi prima garantiti e incredibilmente tolti dopo aver rifatto nuovo, pochi anni fa, l’ospedale costato 30 milioni di euro. A bisogni sempre crescenti si risponde con servizi calanti, si ignorano le esplosioni dei tempi di attesa per le prestazioni e l’affollamento negli altri Pronto Soccorso. Solo disservizi e danni. Serve una nuova massiccia mobilitazione, per questo, il Comitato Popolare Intercomunale nato dalle sollecitazioni della popolazione a membri della Consulta per l’ospedale e a rappresentati di categoria e associazioni, invita i cittadini a intervenire venerdì 21 al Castello Visconteo alle 21 per ricevere informazioni e aggiornamenti e condividere testimonianze e proposte per ottenere servizi che garantiscono il prioritario diritto alla Salute. Segue il testo del Comunicato. E.G.
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