CISLIANO – E’ già passato un anno dall’inizio dell’esperienza di Libera alla Masseria. “Un anno fa, il 13 maggio 2015, rispettando l’impegno assunto in piazza durante il Consiglio Comunale
aperto, abbiamo iniziato il Presidio permanente a tutela del bene confiscato ‘La Masseria’. – scrive il direttivo dell’associazione – Un impegno condiviso tra il Comune di Cisliano,Caritas Ambrosiana e Libera Contro le Mafie che ci ha permesso di presidiare costantemente questo luogo; insieme a moltissimi volontari, alcuni arrivati dai comuni limitrofi, altri hanno percorso qualche
chilometro in più, a volte arrivando da altre province o altre regioni d’Italia. Molte persone sono giunte qui grazie al passaparola, perché hanno letto di quest’esperienza sui giornali e sui social network oppure perché hanno ascoltato Radio Popolare. Grazie a tutte queste persone, in due settimane l’immobilismo sulla Masseria è cessato e il bene è stato assegnato in comodato d’uso
gratuito al Comune Di Cisliano. Un impegno che ha dato nuova vita a questo posto, anche con eventi organizzati insieme alla Pro Loco Cisliano, l’Associazione La Barriera di Vigevano e la Cooperativa Terra e Cielo di Gaggiano. Un anno ricco di emozioni e impegno, sporcandoci le mani per un obiettivo comune, grazie al contributo del tessuto associativo di questo territorio: come i ragazzi di Casa Homer e gli operatori di U.c.a.p.te – Associazione ‘Una Casa Anche Per
TE"’,Cascina Contina e gli operai della Ri-MAFLOW che hanno messo a disposizione le proprie
competenze per il recupero dell’area. Contributo che è arrivato anche da oltre 60 ragazzi, provenienti da tutta Italia, giunti qui durante le tre settimane di campi E!State Liberi e concluse con un raduno di 150 giovani della Lombardia che hanno vissuto settimane di campo. Grazie a questi
ragazzi abbiamo centrato uno degli obiettivi più importanti: recuperare tre dei quattro appartamenti confiscati, che ora accolgono persone in emergenza abitativa. Lavori che sono proseguiti anche nel resto dell’area, insieme ai numerosi gruppi scout durante i microcampi, così come ai soci e dipendenti Coop Lombardia. Abbiamo lavorato tanto, ma ci siamo presi anche tempo per raccontare alla cittadinanza, ai ragazzi degli oratori e agli studenti di molte scuole la storia di questo posto e del clan ‘ndranghetista Valle-Lampada cui è stato confiscato. Abbiamo riflettuto sulle tematiche
dell’antimafia e della giustizia sociale, sottolineando la necessità di risposte concrete e di come se ne possano dare utilizzando con scopo sociale i beni confiscati alle mafie. In un solo anno sono
passate più di mille persone, permettendoci di fare tanti piccoli passi, percorrendo insieme tanta strada e realizzando qualcosa di unico in Italia. Buttiamo un occhio dietro di noi e vediamo la
strada, a volte tortuosa, che abbiamo percorso fin’ora. Osserviamo le foto e i video che testimoniano quanto abbiamo fatto. Allora ci guardiamo intorno e tra le tante cose ancora da fare, vediamo i
grandi risultati che in un anno abbiamo ottenuto. La soddisfazione è enorme. Qui nessuno vedeva, sentiva o parlava, ci si voltava dall’altra parte! Eppure qui la ‘ndrangheta ha perso e perderà ancora di più. Infatti, ci sono ancora molte cose da fare!
Alcune le faremo dal 27 giugno all’11 settembre, durante i campi estivi ‘SCEGLI DA CHE PARTE STARE’. Noi, abbiamo scelto da che parte stare e non vogliamo mollare. Un altro anno ci aspetta e
lo iniziamo rimboccandoci ancora le maniche per liberare sempre più la Masseria e il nostro territorio dalle ingiustizie e dalle mafie. Grazie a tutti!” concludono orgogliosi i ragazzi di Libera.
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