ABBIATEGRASSO – L’anteprima assoluta della 534° Fiera Agricola di ottobre è stata affidata alla mostra “Paesaggi di marcite: dalla terra al latte” organizzata dall’ente Parco Lombardia della Valle del Ticino presso i sotterranei del Castello Visconteo in collaborazione con il Comune di Abbiategrasso. L’inaugurazione avvenuta giovedì 12 ottobre ha anticipato il lungo weekend dedicato proprio al tema delle radici del nostro territorio. La mostra multimediale, fotografica ed espositiva ha avuto come protagonista esclusivo proprio le Marcite: durante l’inverno grazie al lavoro preciso degli agricoltori, l’acqua continua a scorrere sul manto erboso impedendo così al gelo di seccare l’erba. Quest’ultima continua a crescere garantendo così un habitat faunistico senza eguali che comprende più di 92 mila ettari di terreno che ospita più di 449 specie di vertebrati. “Questa mostra è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale, nonostante il poco tempo a disposizione, la mostra è efficace nel mostrare il nostro territorio e le nostre tradizioni, – annuncia il sindaco Cesare Nai – la marcita è l’esempio più pratico della capacità degli agricoltori di lavorare sul territorio”. Il presidente del Parco Ticino Gianni Beltrami ha poi ringraziato l’amministrazione per il totale coinvolgimento nel progetto fieristico che, oltre a comprendere la mostra, ha previsto inoltre un percorso didattico nell’abbiatense. Ha preso poi parola il rappresentante della Valle del Ticino Michele Bove: “Le marcite sono un unicum che presenta numerose diversità: ha un’origine antica, come dimostra la pergamena risalente al 1188 che esplicita la presenza di una marcita già all’epoca, un ambiente importante con una biodiversità che comprende 90 specie di uccelli e addirittura una specie di farfalla pregiata, una vasta produzione di erba e fieno e infine numerosi agricoltori”. Oltre ai filmati e alle fotografie esponenti il lavoro all’interno delle marcite, nella cornice perfetta dei sotterranei, sono stati anche esposti gli strumenti di lavoro che venivano utilizzati in passato e talvolta oggigiorno durante la lavorazione delle marcite. Oggetti per la lavorazione dei formaggi, dell’erba o per la creazione del burro come la cosiddetta “Conca” o “Bàsla”, fino al tradizionale carretto che veniva utilizzato per portare il latte presso i domicili. Una mostra che si inserisce perfettamente nel programma della fiera agricola e che porta dietro di sé molte speranze per il futuro del territorio, senza le marcite infatti non sarebbero garantiti il valore agronomico e la sussistenza animale-agricola perché di fatto “con l’agricoltura si mangia”. I.S.