Carissima redazione,

il cuore e’ rotto di dolore per Arianna che il Signore misteriosamente ha voluto chiamare a se’, in modo cosi’ drammatico e senza che noi ne capiamo le ragioni, non ha proprio senso quello che e’ accaduto tra Albairate e la stazione!
Uno strappo lacerante e se lo e’ per me che sono solo uno dei tanti suoi insegnanti come e’ certamente grande il dolore che stanno vivendo i genitori, la sorella, il fidanzato, gli amici, penso di essere molto lontano dal comprenderlo!
Arianna basta vederla in volto, il suo sorriso dice chi e’ lei, una ragazza positiva, con una gran voglia di vivere, una ragazza che sapeva trarre da ogni situazione il meglio e rilanciarci verso orizzonti sempre nuovi. Arianna manifestava esteriormente quello che portava dentro il cuore, questa era la sua ricchezza, una solarità che raramente si incontra e che quando la si trova fa scoprire i segreti più nascosti dello scorrere del tempo. Arianna, la vita, la viveva da protagonista, e della vita sapeva raccogliere i frutti con abbondanza senza che vi fosse ostacolo a fermarla. Proprio perché in Arianna la voglia di vivere era così grande e irrefrenabile, ancor più diventa incomprensibile quell’impatto di mercoledì mattina, proprio incomprensibile!.

La guardiamo in faccia Arianna oggi, guardiamo con intensità il suo sorriso, sperando di sorprendere, e subito, un lieve movimento delle guance che ci renda certi di quello che diceva sant’Agostino: “Quelli che ci hanno lasciato non sono assenti, sono invisibili, tengono i loro occhi pieni di gloria fissi nei nostri pieni di lacrime”.

Gianni Mereghetti