ABBIATEGRASSO – L’ing. Fabrizio Castoldi, presidente del Gruppo BCS, ha risposto a Legambiente, in merito al Pgt di Abbiategrasso. “1 – NON è vero che il nuovo PGT ha ridotto di poco le ‘enormi aree edificabili’ accanto al convento dell’Annunciata. Per quanto concerne l’area BCS il nuovo PGT ci ha dimezzato l’area edificabile e dimezzato gli indici di edificabilità, rendendo di fatto impossibile la corretta valorizzazione della nostra area. – afferma Castoldi – 2 – NON è vero che Castoldi abbia a cuore solo i suoi personali interessi economici e se ne infischia degli interessi degli abbiatensi. Gli interessi economici sono quelli dei 420 dipendenti dello stabilimento BCS di Abbiategrasso che hanno partecipato a tutte le tavole rotonde organizzate dal Comune per discutere sul nuovo PGT e ai quali è sempre stata negata la parola. Nessun verbale redatto a cura del Comune riporta una sola, dico una sola parola di quanto da loro detto, riporta invece il parere di tutti gli altri, Legambiente in testa. Bella dimostrazione di democrazia! Inoltre il progetto BCS prevedeva su questa area numerosi servizi dedicati agli abbiatensi come cinema multisala, teatro, sala musica ecc. BCS vuole valorizzare il proprio terreno per generare risorse da investire in ricerca e sviluppo, ossia per aumentare il fatturato e creare nuovi posti di lavoro, come ben sanno i nostri operai che sostengono il progetto. 3 – NON è vero che Legambiente si preoccupa di salvaguardare il territorio abbiatense. Basta vedere cosa è successo ad Abbiategrasso ovest (direzione Ticino): dall’insediamento della Giunta Arrara (giugno 2012) è iniziata una feroce cementificazione nella valle del Ticino in direzione del fiume penetrando nella parte più pregiata del Parco e devastando campi che, da tempi immemorabili, erano terreni agricoli. Su questa area che si chiama ATS 1 la Giunta Arrara-Brusati ha attuato piani per 120.805 mq (ben superiori all’area BCS) con una volumetria di 91.416 mq e con una velocità di approvazione da parte degli Uffici Comunali davvero sorprendente, circa 15 giorni tra l’ultima integrazione e l’approvazione del progetto. La Paesaggistica, che a noi dopo 6 mesi ha negato il progetto, non è neppure stata interpellata! Legambiente non ha mai alzato un dito in difesa di questi terreni e neppure i suoi numerosi ‘alleati’. E’ mai possibile che in quattro anni di cementificazione selvaggia degli splendidi terreni nella valle del Ticino, non abbia detto niente? Forse non se ne sono accorti? Ma allora che lavoro fanno? Quali interessi difendono? 4 – Se si esamina il nuovo PGT si scopre che le tre grandi aree che compongono la ATS 2 ossia l’area BCS, quella di proprietà Esse2 e la ex-Siltal sono trattate in maniera assolutamente diversa: quasi completamente annullata la Esse2 che diventa un grosso terreno agricolo, più che dimezzata l’area BCS mentre invece, caso straordinario, l’area ex-Siltal si è vista quadruplicare gli indici di edificabilità. Questa area però è molto piccola rispetto alla enorme volumetria edificabile concessa dal nuovo PGT a meno che non si costruiscano dei grattaceli di almeno 20 piani ciascuno. Tutti accanto al quattrocentesco Convento dell’Annunciata mentre le nostre due palazzine di tre piani erano molto lontane, in prossimità dell’attuale rotonda vicina al naviglio. Perché si combatte un’azienda viva per difendere un’azienda morta? Chi rispetta di più gli Abbiatensi? La BCS o la Giunta Arrara?” conclude l’ing. Fabrizio Castoldi.
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