ABBIATEGRASSO – Sabato il “VoloDay”  dell’Hospice dedicato ai tanti volontari e sostenitori della struttura di via dei Mille in Abbiategrasso che dal 1994 si occupa di malati terminali e cure palliative. Una struttura che, come ha detto il sindaco Nai ai 150 convitati, è motivo di orgoglio per Abbiategrasso. Per il secondo anno ospiti nel suggestivo contesto di villa Frisiani Mereghetti Maggi a Corbetta per la pantagruelica cena cucinata dai volontari Alberto e Pippo, impiattata e distribuita da una quindicina di altri volontari Hospice. Dopo l’aperitivo, ghiotti  antipasti, ottimi  lasagna e brasato ai funghi e per finire la torta firmata Besuschio. Una delizia per il palato in una bella serata trascorsa in famiglia. Una famiglia molto allargata quella dell’Hospice, una meravigliosa famiglia in cui, seppure con ruoli diversi, ci si occupa con amore, professionalità, abnegazione di tante persone e dei loro cari che entrano a loro volta a farne parte nel momento di maggiore fragilità. A capo e a rappresentare la famiglia Hospice, il direttore Luca Moroni che ha detto di ritenere che “il compito della struttura sia rispondere ai bisogni, una struttura che si interfaccia con ospedali, con Regione Lombardia che ha iniziato a progettare per migliorare le cure palliative. Da 7 anni siamo consulenti negli ospedali, nelle RSA, in attività ambulatoriali, prendiamo in carico tutte le persone che si rivolgono a noi. Il rapporto dell’Hospice con il territorio è tale che non si può dire di no, anche se a volte sembra di essere un ciclista che pedala e va avanti da solo, senza la squadra…Per ora ce la facciamo anche perché una squadra l’abbiamo ed è fatta dalle persone presenti, sempre più competenti e coese. Abbiamo ottenuto riconoscimenti importanti, partecipiamo e riceviamo inviti sempre più significativi. C’è un volontariato forte e si aggiungono  anche nuovi servizi come quello molto recente di reception, per un’accoglienza sempre più adeguata. L’Hospice è una realtà che funziona”. Un’affermazione che nessuno può smentire e che raccoglie sempre più apprezzamenti e  infinita gratitudine. E.G.