ABBIATEGRASSO – L’anno 2023 è da considerarsi “L’Anno dei Giovani” più di quanto lo sia stato il 2022. La responsabilità del futuro è nelle loro mani e, soprattutto, nelle loro menti. La lettura è un’ottima palestra per allenare l’intelletto.

Una mente forte non si lascia sviare dagli 8 venti, simboli del turbine dell’esistenza. L’Eco della Città, in collaborazione con L’Altra Libreria di via Annoni, vuole consigliare alcune letture ai giovani, a chi ha uno spirito giovane e a chi vuole ritrovare quella giovinezza di spirito per ricominciare a vivere dopo gli eventi tragici degli ultimi anni. Caroline O’Donoghue nel suo ultimo libro dà una lezione su come ritrovare il coraggio di ricominciare. “Il dono che ci unisce” è molto più di una semplice storia. E’ il consiglio di accettare se stessi dimenticando la paura per l’ignoto. La protagonista del libro ha trovato in un mazzo di carte la capacità di predire il futuro, tuttavia l’avventura vissuta con i suoi amici le consiglia di riporle in un cassetto. Il gioco porta con sé pericoli inaspettati e lei non vuole rischiare di perdere la felicità ritrovata. Una sensazione tutt’altro che negativa le suggerisce di andare alla ricerca di ciò che le manca. Al contrario dei suoi amici, la protagonista non ha trovato la sua missione nella vita. Reinterroga così le carte ottenendo conferma che il futuro non è prestabilito da un’entità esterna. Troverà la risposta nel suo cuore e il lettore avrà una gradita sorpresa. Una storia per riappacificarsi con il dolore del passato è quella raccontata da Neil Alexander. L’autore si è diplomato in scrittura creativa, ha lavorato nel giornalismo e anche per Mencap. Quest’ultima è un’organizzazione londinese che si occupa di beneficienza e qui ha trovato l’ispirazione per questo romanzo.

“I biglietti misteriosi di Margaret Small” sono l’enigma che la protagonista deve sciogliere per comprendere il suo passato. Margaret ha trascorso i suoi primi 41 anni di vita presso l’istituto St. Mary, dove nessuno le ha insegnato a leggere. Raccontare di aver dimenticato gli occhiali è uno stratagemma per nascondere il suo segreto. La comparsa di quei biglietti è il segnale del destino per cominciare a cercare la verità nascosta. Il legame tra la sua vita di orfanella e l’abbandono da sconosciuti, che non si sono curati della sua istruzione, è nascosto in quelle parole che non è capace di leggere da sola. I sogni hanno sempre un prezzo e Daniela Raimondi li racconta in modo molto emozionante nel suo ultimo libro. “Il primo sole dell’estate” è una storia di amori e tradimenti, quotidianità e sogni in un’emozionante storia al femminile. Norma è nata in una casa fredda di sentimenti, dove gli abbracci sono gesti rari. Le estati trascorse dai nonni, in un paesino dall’atmosfera magica, sono rese ancora più belle dai momenti passati con il migliore amico. L’infanzia lascia il posto all’adolescenza e i sentimenti cambiano. I cambiamenti portano con sé la paura di sbagliare. Il destino trova sempre la strada smarrita dai sentimenti immaturi di una giovinezza bruciata. C’è chi migliora la propria vita con gli anni e chi cade, suo malgrado, in un baratro oscuro.

Il libro Premio Pulitzer, da cui è tratto il nuovo grande film di Christopher Nolan, è descritto da Los Angeles Times come un racconto magistrale. Kai Bird e Martin J. Sherwin hanno dedicato una monumentale biografia a Robert Oppenheimer come scienziato e prodigio della fisica. “Oppenheimer” è il titolo del libro che ripercorre la vita del protagonista omonimo dall’oscurità alla fama, attraverso sfide e trionfi, fino all’umiliazione di trovarsi coinvolto, nel 1954, in un’inchiesta compromettente la sua reputazione. Egli è il coordinatore del progetto Manhattan, che nel 1945 produsse la prima bomba atomica, ed è colui che subisce il lato oscuro dell’avidità umana. L’esito devastante dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki ha suggerito allo scienziato di avanzare una proposta, alle autorità competenti, per il controllo internazionale dei materiali nucleari. Egli era assolutamente contrario alla realizzazione della bomba all’idrogeno e ciò gli costò un prezzo molto alto. L’opera in questione evidenzia, secondo The New York Times, grande erudizione e lucido approfondimento dell’argomento esposto.

Un’ulteriore storia avvincente, che potrebbe appassionare il lettore più diffidente, è quella scritta nell’ultimo libro di Francesca Giannone. “La portalettere” è una donna trasferitasi dal Nord nel Salento con il marito originario di quel posto. La diversa mentalità non scoraggia la protagonista che, sempre vista dalla gente come “la forestiera”, partecipa a un concorso delle Poste e lo vince. Consegnando le lettere dei ragazzi al fronte e le cartoline degli emigranti, a piedi e in bicicletta, questa donna cambierà inconsapevolmente la vita del paesello. Anche la consegna delle missive degli amanti segreti ha uno scopo che solo la lettura del libro rivelerà. Gli anni tra il 1930 e il 1950 sono segnati dalla vita di una donna, che vuol vivere senza condizionamenti, in un periodo storico di rivoluzioni politiche e sociali. Il libro è incluso nella sestina finalista del Premio Bancarella 2023 e del Premio Alassio Centolibri, un Autore per l’Europa 2023. Laura Cittar