ABBIATEGRASSO – Un altro entusiasmante appuntamento quello di sabato 25 febbraio con “LetThérario”, il ciclo di presentazioni di autori locali che al quarto incontro ha presentato Luigi Balocchi con la sua raccolta di poesie “Atti di Devozione” e Massimo Bartilomo con la trilogia di romanzi storici “Il bibliotecario”, “Afrodite” e “Le Aquile di Varo”. Luigi Balocchi, originario di Abbiategrasso, vive ora a Mortara, dove si dedica alla stesura dei suoi scritti; l’autore ha pubblicato numerose opere, tra cui le più celebri “Un cattivo maestro” e “Morso del Lupo” edito nel 2015. Le sue poesie sono molto semplici, costituite al massimo da sei versi, poiché il significato deve essere diretto e scatenare un impatto emozionale con il lettore senza sperimentalismi inutili e di difficile comprensione. Balocchi dialogando con Mariachiara Rodella ha spiegato il titolo della raccolta “Atti di devozione”: si è approcciato a questa composizione in modo istintivo esprimendo la sua devozione verso la vita. Le tematiche si ramificano in qualsiasi direzione che coinvolga l’uomo e le sue esperienze; molto marcata è la tematica del sesso, presente in una poesia come “Il Dio smembrato”: basatosi sulla mitologia greca del dio Dioniso, l’autore racconta della razionalità dell’uomo che lo rende controllato ogni giorno e l’unico modo per abbandonare questa completa razionalizzazione interiore è l’atto di fare l’amore, momento in cui gli istinti primordiali sono incontrollabili. “La necessità di razionalizzare sempre fa perdere l’essenza delle cose; infatti i momenti più belli, guarda caso, non li pensiamo mai” ha concluso Balocchi. Il consueto Tea-break, organizzato dalla teeria Tete-à-The dopo la prima presentazione, ha offerto per l’occasione il The Verde “Seduzioni” con pezzetti di fragola, basandosi sulle opere narrate. Il secondo autore, presentato dallo storico Julio Araya, è stato Massimo Bartilomo, che ha illustrato una trilogia di libri collegati tra loro da un gruppo di archeologi che in ogni romanzo devono scoprire gli enigmi che la storia ha lasciato in sospeso. Nel primo romanzo “Il bibliotecario” gli esperti devono trovare la biblioteca perduta sotto le macerie di Ercolano, città distrutta dell’eruzione vulcanica del 79 d.C. sotto l’impero di Tito. Il secondo romanzo “Afrodite” si basa invece sulla ricerca della reliquia di Afrodite, un percorso sulla storia dell’amore, di cui Afrodite era Dea. Il terzo ed ultimo romanzo, edito nel 2015, “Le Aquile di Varo” impegna gli archeologi nella ricerca delle famose aquile nascoste dall’imperatore Augusto. Nel 14 d.C. l’imperatore Augusto, prossimo alla morte, nasconde le effigi dei legionari, le aquile, in posti diversi, il primo a trovarle erediterà l’impero di Roma. Bartilomo racconta, dunque, storie di sua invenzione che si incastrano perfettamente con la documentazione storica, permettendo al lettore di immergersi nell’atmosfera del primo secolo dopo Cristo e di riportarci al presente con la passione di questo gruppo di archeologi. L’evento, grazie a questi autori, è stato occasione per riflettere sull’importanza del patrimonio culturale italiano, che molto spesso non viene valorizzato. Il prossimo appuntamento con “LetTherario” sarà sabato 4 marzo, quando verranno presentate Erica Regalin con “Nel dì di Demetra e delle Muse” e Anna Leoni con “Scozia” raccolta di poesie e narrativa. Ilaria Scarcella
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