ABBIATEGRASSO – Valerio, un grande amico per molti abbiatensi, ci ha lasciati, stroncato da un male incurabile. Lo abbiamo incontrato più volte nei saloni dell’Abbiategusto e tra le bancarelle che promuovono le prelibatezze e il territorio delle Cittaslow, dove raccontava del suo podere Campriano a Greve in Chianti, di proprietà dal 1924, un vigneto e un uliveto a cui si è aggiunto un agriturismo in cui arrivano persone da tutto il mondo. “Abbiamo conosciuto il mondo in casa nostra dove il ‘turista’ condivide la nostra vita quotidiana nel reale, partecipando al lavoro nei campi, alla raccolta delle olive, ad impastare e a cuocere il pane per assaporare cibo sano invece di prodotti industriali che a volte mettono a rischio la nostra salute”. Così raccontava Valerio che descriveva con passione anche la vista sorprendente dal poggiolo: “Una distesa di vigneti e uliveti a gradoni e filari a salire, nessun rumore, come isolati dal mondo sebbene a poche centinaia di metri dal paese, perché gli alberi sono fonoassorbenti. Appena sopra la casa  tra il rosmarino che profuma l’aria intorno e alte querce, una piscina, da cui si gode il tramonto sugli Appennini”. Difficile non restarne affascinati e resistere alla tentazione dei suoi prodotti, del suo olio e del  vino, un’eccellenza del Chianti. Difficile dirgli addio, impossibile dimenticarlo. E.G.