ABBIATEGRASSO – E’ stata presentata l’edizione 2017 delle Festival del Teatro Urbano “Le Strade del Teatro” che fino a metà giugno animerà i comuni del territorio portando una ventata di “magia” e nuovi stimoli, come solo il teatro sa fare. Ad Abbiategrasso come sempre una tre giorni con la “Città Ideale del Teatro Urbano”, nel weeekend dal 16 al 18 giugno, che verrà presentata prossimamente in una conferenza stampa ad essa dedicata. L’assessore alla Cultura Daniela Colla ha sottolineato come, nonostante le molteplici difficoltà, tra cui ha pesato la mancanza di risorse provenienti dalla Provincia, viene proposto un programma di tutto rispetto sia per il livello qualitativo che per il numero di spettacoli. L’assessore Colla, alla sua ultima conferenza da “assessora” come lei tiene a specificare, ha tirato un po’ le somme del suo operato: “Il mio obiettivo principale, che era la creazione di un centro di produzione e formazione teatrale, è stato raggiunto ed è il mio orgoglio. Teatro dei Navigli è una realtà che produce tante cose e che spero che anche in futuro sarà sostenuta. – ha detto Daniela Colla – La cultura ha un valore di prevenzione, quello che può avvicinare una persona a un libro, un cinema, una piéce teatrale, aiuta ad essere meno soli. Ringrazio di cuore Luca Cairati per tutto quello che ha saputo fare e saprà fare. E’ una ‘pietra miliare’ della città, alla quale offre le sue virtù umane ed artistiche”. Ottanta gli spettacoli organizzati quest’anno da Teatro dei Navigli in tutto il territorio, oltre a corsi di formazione continui e seminari importanti. La parola è quindi passata al direttore artistico di Teatro dei Navigli e del Festival, Luca Cairati, che ha presentato “Le Strade del Teatro” con una frase di Italo Calvino: “’Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi”… “Il teatro è azione, pensiero in movimento capace di mettere in relazione le trasformazioni del nostro essere con la realtà che ci circonda. In questi ultimi decenni la società occidentale ha assistito a una rapida decadenza e pare fatichi a trovare nuove coordinate nel ricollocare la figura dell’uomo, i suoi diritti e i suoi bisogni al centro del proprio cammino. La cultura potrebbe occupare un ruolo chiave per fornire gli stimoli e gli strumenti per esordire in un nuovo umanesimo. A tal fine è necessario risolvere anche l’annoso problema della sostenibilità culturale. La cultura non può più essere considerata un lusso e deve trovare nuove vie per tracciare una sostenibilità creativa e innovativa. Solo così potrà riappropriarsi del suo ruolo da protagonista all’interno della società, dando il via a un grande cammino di sviluppo. La forza ancestrale del Teatro risiede proprio nell’affermare la cultura come un bisogno primario: come l’acqua è un elemento fondamentale per il corpo, così il teatro dev’esserlo per l’anima, perché stimola l’intelletto”. Stimoli che arrivano anche dall’estero, dai festival teatrali europei, con cui sono nate importanti collaborazioni che negli anni hanno fatto crescere sempre di più il Festival abbiatense, arrivato alla 22esima edizione. “Incontroscena è il frutto di questo percorso che ha insegnato come è importante la multidisciplinarietà che dà nuovi stimoli di crescita… il teatro è lo specchio della società e dei tempi”. Cairati ha poi presentato tutti gli spettacoli, a partire dal primo”100 % Paccottiglia” andato in scena lo scorso 1° maggio a Robecco, dedicato, come vuole la tradizione, al circo e ai bambini. Molto variegato anche quest’anno il programma del Festival, che presenta spettacoli di diverso genere, che spaziano dal Nuovo Circo alla Danza Contemporanea, dalla Performing Art alla Commedia Visuale, dal Mimo allo Street Theater. Le Strade del Teatro è un Festival senza frontiere che trova le sue origini in tutti i generi di rappresentazione sviluppatesi al di fuori degli edifici teatrali, inglobando i moderni apparati tecnologici e le estetiche contemporanee. Prossimo appuntamento il 7 maggio alle 17 a Boffalora S. Ticino con “Effetto Caffeina”, un teatro molto fisico, in cui l’attore diventa autore di sé stesso… Il 13 maggio alle 21.30 al Castello di Cusago l’imperdibile “Desir” di Corona Events e i suoi ballerini straordinari che hanno chiuso il Carnevale di Venezia e che qualche anno fa avevano stupito col fiore di loto sospeso sul Naviglio a Castelletto, un teatro “onirico” che accarezzerà il tema del “sogno” e siamo certi incanterà. Sarà proposto anche ad Albairate la sera del 20 maggio, durante la manifestazione Corteggiando. Domenica 14 a Mesero “Il soldatino di piombo” produzione Teatro dei Navigli, mentre in contemporanea a Ozzero, sempre alle 16.30, “Effetto Caffeina” al parco Cereda. Il 1° giugno a Magenta da non perdere “Contrebande” ore 21.30 in piazza Formenti, dove si assisterà ad acrobazie stupefacenti. A Cisliano domenica 4 giugno Ditta Gioco Fiaba che porterà il suo spettacolo “L’isola delle lucciole” al parco Della Chiesa, un modo per valorizzare anche luoghi diversi del nostro territorio. E’ ormai tradizione da qualche anno aprire la tre giorni abbiatense con uno spettacolo di prosa, il 15 giugno alle 21.30 al Castello, ci saranno gli Atir Teatro con “Di a da in con su per tra fra Shakespeare”, regia di Serena Sinigagli . A Castellazzo torna, a grande richiesta, la Compagnia dei Folli con “Dream” il 16 giugno alle 21.30 al parco di via Zara. A Vermezzo il 23 giugno debuttano i 3CHEFS, che hanno lavorato col Cirque Du Soleil. La sera del 24 giugno a Cassinetta, uno spettacolo itinerante del Teatro dei Venti, “Draaago” che riprende una vecchia fiaba della tradizione medioevale e che “catapulterà” tutti nel passato, al periodo del teatro rinascimentale di piazza. Arte e cultura invaderanno nelle prossime settimane le vie delle nostre città, nei parchi, nelle piazze e anche nei luoghi inusuali, per sfiorare il cuore a ogni spettatore di ogni età e cultura, regalando come sempre emozioni. S.O.
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