ABBIATEGRASSO – A un anno da quell’8 marzo 2020 in cui l’italia è stata ufficialmente “chiusa” per Covid, tra le poche attività rimaste sempre aperte ci sono le farmacie,per lo più private, convenzionate con il servizio sanitario nazionale. Ad Abbiategrasso ce ne sono 7 private e 2 comunali. Il dott. D’Atri della Farmacia Castoldi di corso Italia ad Abbiategrasso è il referente delle 26 farmacie  presenti nell’abbiatense. Le farmacie hanno un ruolo molto importante, essenziale per la salute delle persone che spesso, per mesi, non potevano vedere neanche il medico di base ma almeno potevano  procurarsi i farmaci e i dispositivi di protezione quali gel e mascherine.

Al dott. Silverio D’Atri  e a sua figlia Maria Francesca tra i suoi valenti collaboratori, chiediamo quali sono state le difficoltà più grandi che avete riscontrato? “A partire dall’esplosione della pandemia Covid che ha cambiato le vite di tutti noi anche il nostro lavoro quotidiano è stato completamente stravolto. All’inizio abbiamo avuto le difficoltà che tutti conoscono a reperire mascherine, gel igienizzanti, saturimetri e i dispositivi di protezione di cui la popolazione e noi stessi in quanto operatori sanitari avevamo bisogno per prevenire e controllare la malattia. Inoltre le persone erano spaventate e avevano bisogno di un riferimento chiaro e professionale nella confusione delle molte informazioni, spesso disomogenee, che ricevevano. Per assicurare la sicurezza dei colleghi e della clientela abbiamo lavorato, non senza difficoltà, fin dall’inizio con mascherine, guanti, igienizzanti e sanificazione dei locali, barriere protettive in plexiglass sul banco di lavoro etc. Insomma, anche quando a molti potevano parere misure esagerate abbiamo dato il massimo per garantire la salute e la tranquillità di tutti. Per evitare assembramenti abbiamo prontamente installato un “semaforo” contapersone per contingentare gli ingressi in farmacia. L’inevitabile rallentamento del lavoro e la comunicazione con la nostra utenza, spesso anziana, non sono state facili! A ciò si aggiunge la legislazione cangiante, per cui ci siamo dovuti adeguare, spesso dall’oggi al domani, alla lotteria degli scontrini, alle nuove modalità di gestione della ricetta, alle variazioni dell’IVA. Per non contare la riduzione del fatturato, che contrariamente a quanto si pensi nel nostro settore è stata mediamente del 20 %”. Un altro servizio importantissimo in farmacia, quello di potersi presentare ora con il numero di ricetta elettronica, ricevuto dal medico di basesenza andare in ambulatorio, e con la tessera sanitaria avere i farmaci che servono per continuare le terapie per curare le proprie patologie. In che percentuale viene utilizzata tale modalità? “Probabilmente ora circa la metà della popolazione si avvale di questa modalità di presentazione della ricetta, ma probabilmente pian piano la situazione tornerà alla normalità. Ci siamo adeguati a questo nuovo sistema permettendo ai nostri pazienti di inviarci le ricette per mail o su whatsapp o ancora di presentarci direttamente i codici dal cellulare. Qualcuno apprezza questa nuova possibilità, altri invece, soprattutto gli anziani, sono un po’ più in difficoltà nel gestirla e preferirebbero tornare a un contatto più diretto con il prescrittore. Il vero problema è quando il sistema informatico nazionale delle ricette elettroniche si blocca!”

Dal 15 febbraio, le farmacie sono a disposizione degli over 80 per le richieste della vaccinazione anti Covid. Qual è il vostro compito? In Cosa consiste la vostra collaborazione?  “Il ruolo delle farmacie nella campagna vaccinale anti-Covid è fondamentale. Anzitutto siamo educatori sanitari e abbiamo un ruolo attivo nel reclutare i pazienti e nell’informarli in modo qualificato e professionale rispetto ai vaccini, su cui spesso nutrono dubbi infondati. In questa fase della campagna vaccinale stiamo registrando gli ultraottantenni che intendono vaccinarsi, così che possano poi essere contattati direttamente dalla ASL per luogo e data fissati per l’appuntamento. Per registrarsi basta venire in farmacia con la tessera sanitaria e un numero di telefono fisso oppure recando con sé fisicamente un cellulare. In passato abbiamo prenotato i vaccini antinfluenzali per i medici di base, per cui non escludiamo che nelle prossime fasi della campagna prenoteremo o eseguiremo noi stessi le vaccinazioni. Al momento però i prossimi passi sono ancora da definire, lo scenario è in continua evoluzione e speriamo di poter essere il più possibile d’aiuto nell’uscire dalla pandemia! Molti di noi aspettano in prima persona di essere vaccinati e ci vaccineremo tutti. Farlo è fondamentale per proteggere noi e gli altri e per uscire da questo incubo collettivo”. Nella riorganizzazione della sanità territoriale come si possono ancor meglio utilizzare le farmacie che si dimostrano un punto di riferimento sempre più indispensabile? “Le farmacie sono e possono essere sempre più preziose per il servizio sanitario grazie alla nostra capillarità e alla vicinanza al paziente. Spesso siamo i primi professionisti sanitari a cui le persone si rivolgono e un centro di erogazione di servizi importanti per la loro salute. Ci crediamo tanto da aver dedicato un’intera area della nostra farmacia, con accesso da via Misericordia, proprio ai servizi. In quest’anno ad esempio come Farmacia Castoldi abbiamo rafforzato il nostro servizio, già attivo, di consegne domiciliari gratuite in tutta Abbiategrasso, con la possibilità di pagare anche con bancomat. È stato molto importante in questi mesi perché ci ha permesso di rifornire dei farmaci e degli strumenti necessari anche i pazienti affetti da Covid e in quarantena in modo tempestivo e sicuro. In farmacia è possibile prenotare visite e rinnovare esenzioni (è imminente la scadenza annuale della E30) senza doversi recare in ospedale, misuriamo pressione, glicemia, colesterolemia, offriamo prodotti per celiaci e nefropatici. Anche la telemedicina ha un ruolo sempre più importante, con la possibilità di eseguire ECG, holter cardiaci e pressori in farmacia e di ricevere il referto certificato di un cardiologo. Come dicevamo poi registriamo le adesioni alla campagna vaccinale, al momento per i nati fino al 1941. Abbiamo anche a disposizione degli autotest sierologici rapidi con cui il paziente può verificare la presenza di anticorpi contro il Covid nel proprio sangue capillare. La farmacia è sempre più digitale, accessibile su whatsapp, per mail, telefonicamente o tramite social. Il nostro compito è quello di ascoltare, aiutare, consigliare e informare correttamente. Ormai non chiudiamo neanche più per ferie e da anni siamo aperti con orario continuato dal lunedì al venerdì. Per dirlo con il nostro motto, vogliamo essere la presenza nel bisogno”. Enrica Galeazzi