ABBIATENSE – Una notizia che aumenta la preoccupazione per il difficile periodo economico che tutto l’hinterland milanese sta vivendo. La scorsa settimana è stata diffusa dalla stessa Auchan Spa con un comunicato che conferma la chiusura del centro commerciale di Cesano Boscone. Un’altra batosta per il territorio del Sud-Ovest Milanese, dove tante aziende hanno chiuso in questi anni. Sono 180 i posti di lavoro a rischio, la chiusura diverrà effettiva il prossimo 31 luglio 2015, dopo dieci anni di attività. La catena della Gdo Auchan è una delle insegne più importanti del settore in Italia ed Europa, Auchan non gestisce il solo ipermercato ma tutto il centro commerciale tramite la società controllata Gallerie Commerciali Italia spa. Le cause della chiusura sarebbero il canone di affitto troppo caro per la grande struttura, un contratto unico stipulato all’atto dell’apertura e per cui la grande azienda francese è finita in tribunale, in aperto contenzioso con la proprietà. “L’ipermercato di Cesano Boscone non è mai riuscito a trovare un equilibrio economico – scrive l’azienda – soprattutto a causa dell’oneroso canone di locazione”. Ad aggravare la situazione la crisi economica, la vicinanza ad altri centri commerciali (tra Cesano Boscone, Corsico, Buccinasco, Settimo Milanese, Baggio, Cornaredo sorgono almeno sei centri commerciali) in questi anni non ha mai giocato a favore della catena francese, che a quanto pare non ha mai avuto un conto economico positivo, accumulando 16 milioni di euro di perdite negli ultimi 3 anni. Al momento non è dato sapere se la proprietà abbia in corso trattative con altre insegne per rilevare l’importante struttura. Auchan ha cercato più volte un accordo con la proprietà del capannone, al fine di ridurre il canone di locazione, ma senza risultati. Così la multinazionale ha intrapreso una causa giudiziaria per arrivare o alla riduzione del canone o alla possibilità di andare via anticipatamente. Prima della sentenza, la proprietà ha deciso di aderire alla risoluzione anticipata del contratto d’affitto. Ciò comporta che, entro fine luglio 2015, si fermeranno tutte le attività, sia dell’ipermercato sia della galleria di negozi. Nel frattempo, per affrontare gli aspetti occupazionali, è stato attivato un tavolo di confronto con i sindacati.