ABBIATEGRASSO – Attorno alle 22 inizia il nostro giro, prima al seggio 1 di viale S. dell’Uomo e poi nelle sedi elettorali nel centro storico e al bar Port Moka, punto di ritrovo anche per Radio City Bar che dà il via a varie “dirette” trasmesse sui social network. Anche noi iniziamo a riprendere quello che accade, trovate i filmati sulla pagina Facebook “L’Eco della Città”. Siamo nel cortile delle scuola U. e M. di Savoia, tra politici, elettori, rappresentanti di lista, candidati sindaco, supporter ecc… Verso le 22.30 chiediamo quali sono i primi “sentori”, c’è chi si dice ansioso, chi molto ottimista, chi non vuole rilasciare commenti, chi preferisce andare al bar a bersi una birra. Una signora arriva trafelata in bicicletta, mancano 7 minuti alle 23.00, meglio tardi che mai, visti i dati sull’astensionismo, anche se, è stato fatto notare, in una sola giornata (anziché due) alle urne si sono recati ben 13.796 abbiatensi, il  55,61 %. Ci dirigiamo nel centro città, in trepida attesa dei risultati. Verso le 23.30-24 arrivano i primissimi dati che danno un’idea della tendenza ma sono ancora molto approssimativi. In pole position Cesare Nai, seguito da Domenico Finiguerra e poi un “gap” incredibile (circa 100 voti) che lo distanzia da Lele Granziero e Tarantola (quasi a pari merito) a seguire Barbara De Angeli, Emilio Florio e Claudio Pirola. Le voci rimbalzano da una sede all’altra, i giornalisti si spostano a caccia di informazioni, arrivano pian piano i numeri, sempre più alti, sempre più precisi. Occhi puntati a monitor e smartphone, tabelle e foglietti su cui vengono scribacchiati i risultati, poi fotografati, copiati, diffusi, letti nelle dirette video, in un clima adrenalinico. In un dentro e fuori continuo dalle sedi elettorali, incontriamo anche Adolfo Lazzaroni che racconta la questione della sezione di via Colombo, il cui cancello risulta chiuso quando invece dovrebbe essere aperto agli elettori anche durante lo scrutinio. Già da subito la sede del Pd “chiude le porte” ai giornalisti, l’umore è sotto i piedi, la sconfitta, clamorosa, è ormai certa. Pare che il candidato sindaco sia tornato a casa o comunque non è più in sede, dove ci dicono che non rilasciano commenti e che il giorno dopo verrà diffuso “un comunicato da Lele, se vorrà”. Anche la sede del M5S è chiusa. Entriamo nel punto elettorale del centrodestra in corso Matteotti, ormai la situazione si delinea sempre più chiaramente, Nai e Finiguerra andranno al ballottaggio domenica 25 giugno. Ecco il commento di Nai, la cui percentuale è del 37,25%: “Siamo stati capaci di spiegare bene il nostro progetto, e gli abbiatensi hanno risposto positivamente, ringrazio tutti i candidati, che sono stati capaci di avvicinare i cittadini, un risultato così non me lo aspettavo. Con sette candidati e sette liste civiche, pensavo che avrebbero ‘drenato’ molto e non era così facile. Sono soddisfatto, il risultato è oltre le aspettative. C’è stato un ottimo risultato di Finiguerra e buonissimo di Tarantola. Evidentemente sono stati bravi a proporre un loro progetto. Non penso di cambiare rispetto al mio stile di campagna elettorale, non ho mai voluto andare a guardare nel campo avverso, ci siamo concentrati su di noi, sui nostri elettori del centrodestra, affinché potessimo arrivare compatti al voto. Continuerò così… spiegando meglio magari qualche punto da valorizzare. Si sta delineando un ottimo risultato della lista Nai sindaco che non avrei pensato. Avrei preferito una maggiore affluenza, però coloro che hanno votato erano ben motivati e decisi e saranno capaci di valutare il candidato sindaco tra i due e il progetto di città più convincente”. Il commento di Finiguerra, che ha raggiunto il 26,41%: “Sono soddisfatto. Molto. Mi aspettavo di andare al ballottaggio, sì, ma più sul ‘filo di lana’. Siamo due liste civiche pure, ci auguriamo che altre liste civiche ci votino. Anche nel 2012 c’era sintonia col programma del M5S, crediamo che al ballottaggio ci possa essere una convergenza, così come con tutte le forze che non si riconoscono nel centrodestra. Ha portato a questo risultato la sobrietà, è storico per Abbiategrasso essere arrivati al ballottaggio con una campagna elettorale da 1.000 euro, grazie al lavoro fatto sul territorio, senza partiti, con un banchetto, 4 bandiere, volontari e militanti del quotidiano. I cinque anni all’opposizione hanno contato tanto, il risultato è sopra le aspettative. Gli apparentamenti?

Tutto quello che è sovrapponibile in termini di programma elettorale è un valore aggiunto per la città, mettersi insieme con obbiettivi comuni è fondamentale, poi ciascun candidato dovrà fare le proprie valutazioni in autonomia, non intendo fare pressioni. L’obiettivo è cambiare città e classe politica. Il cambiamento è con la nostra proposta e non certo con Albetti, Gallotti ecc. Domani comincia una’altra campagna elettorale, anzi forse inizia la vera campagna elettorale!” S.O.