ABBIATENSE – E’ stato firmato nella notte dal Primo Ministro Giuseppe Conte il nuovo Dpcm che, oltre a nuove limitazioni nazionali, ha decretato la suddivisione in tre fasce di rischio del Paese, per cui la Lombardia risulta tra le regioni con livello di criticità più alto. L’intera regione da domani sarà considerata una zona rossa. Ecco le nuove regole:

– MOBILITÀ – Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 (come la Lombardia appunto) indicati nel documento dell’Istituto superiore di sanità (Iss) – quelle caratterizzate da uno scenario di ‘elevata gravità e quelle nelle quali ci sono situazioni di ‘massima gravità – “è vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori”. Nelle zone scenario 4 sono vietati anche gli spostamenti “all’interno dei medesimi territori”, tranne che per ragioni lavorative, di salute e per accompagnare i bambini a scuola.

COPRIFUOCO DALLE 22 ALLE 5 – “Dalle ore 22 alle ore 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute – si legge nella bozza del Dpcm -..È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

– SCUOLA – La mascherina sarà obbligatoria alle elementari e alle medie, anche quando i bambini sono seduti al banco, “salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili” con l’uso della mascherina. Nelle zone rosse anche per la seconda e terza media sarà in vigore la didattica a distanza.

– SMART WORKING – Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione che nel settore privato, e ingressi differenziati del personale: Nel settore Pubblico sarà compito di ciascun dirigente garantire il massimo livello di smart working.

– TRASPORTI – A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e di quello ferroviario regionale è consentito “un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”; ciò con esclusione, però, del “trasporto scolastico dedicato”, ossia gli scuolabus.

 SPORT E ATTIVITÀ MOTORIA – Nelle zone rosse sospese le attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se all’aperto. È consentito “svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo” di mascherine. Si può svolgere “attività sportiva esclusivamente all’aperto2 e da soli. Nel resto d’Italia i circoli sportivi restano aperti, ma è vietato l’uso degli spogliatoi.

– NEGOZI, RISTORAZIONE E CENTRI COMMERCIALI – Stop anche alle attività di negozi e mercati nelle Regioni, Province e Comuni a massimo rischio (zone rosse). Per le aree ad alto rischio, dunque nelle zone arancioni, restano invece aperti i negozi, ma chiudono bar e ristoranti.In tutta Italia chiusi i centri commerciali nei week end

 PARRUCCHIERI, BARBIERI ED ESTETISTI – Saranno aperti nelle zone rosse (è l’unica variazione rispetto alla bozza circolata inizialmente).

– MOSTRE, MUSEI E SALE GIOCHI – Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente. Inoltre sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

– CROCIERE – Stop alle crociere delle navi passeggeri battenti bandiera italiana, escluse quelle in corso entro l’8 novembre.

 CONCORSI – Stop alle prove pubbliche e private, tranne quelle per il personale della sanità e inoltre “a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto”.

– CORSI FORMAZIONE E SCUOLE GUIDA – Corsi pubblici e privati (a parte alcune eccezioni, come quelli di medicina) solo con modalità a distanza. Consentiti i corsi e le prove teoriche e pratiche di scuola guida alla motorizzazione civile e nelle autoscuole, ma “in presenza di un particolare aggravamento della situazione epidemiologica”, sarà disposta la temporanea sospensione delle prove pratiche di guida. (ANSA).