ABBIATEGRASSO – Alcune riflessioni competenti, degne di considerazione e un’idea intelligente, scrive G.T.C.: “I vaccini li facevano già più di cento anni fa, con mezzi e tecnologie primordiali rispetto a quello che c’è ora. Chi dice che il vaccino è arrivato troppo velocemente non é informato e vive nelle caverne – Anzi, ci hanno impiegato anche troppo. Con il microscopio elettronico si vede di tutto e di più, e si sa esattamente come è fatto e come agisce il virus. Si sa esattamente come funziona il nostro sistema immunitario, quindi, fare un vaccino è più semplice. Ricordo che Solk prima, e Sebin poi, con un microscopio simile a quello del ‘piccolo chimico’ avevano fatto il vaccino per la poliomelite. Ci sono due tipi di vaccini,uno con virus vivo e attenuato, l’altro con virus morto ma attivo. Entrambi stimolano la reazione degli anticorpi che lo combattono. La novità è il terzo, ottenuto con una parte di RNA messaggero del virus che viene inoculata e crea la stessa reazione degli altri due. Questo tipo di vaccino non era mai stato fatto prima proprio perchè non c’era la tecnologia per ottenerlo. Per quanto riguarda i tempi, i protocolli prevedono tre fasi: ricerca,sperimentazione in vitro o su animali e sperimentazione di massa 30/40 mila test. Questa è la parte più lunga per la ricerca dei volontari. In questo caso i volontari facevano la fila e potevano bastare anche molto di meno. In vitro poi, con i mezzi che hanno, possono già stabilire con buona sicurezza la validità. E se parliamo di controindicazioni: nessun farmaco è sicuro totalmente, così i vaccini. Le reazioni collaterali sono rarissime e prevedibili in base all’anamnesi del paziente. Se uno ha allergie, intolleranze o patologie, è soggetto a qualche probabilità. Nei vaccini eventuali reazioni si manifestano nel giro di due, tre giorni. Semmai il problema del vaccino è la dose, l’eventuale richiamo e durata. Ma questo vale per tutti i vaccini e,nessun vaccino protegge al cento per cento. Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, trovo demenziale il modo! Perchè non si usa lo stesso sistema per il voto durante le elezioni? In tre giorni votano 50 milioni di italiani. Nello stesso modo, usando le scuole chiuse, mandando nominalmente, così come fanno per i certificati elettorali, si possono inviare i certificati vaccinali, distribuendo i punti come viene fatto per il voto, per circoscrizione. Per fare il vaccino basta un sanitario e una persona che lo registri. Si vaccina 24 ore su 24 e, andando con ordine, in un mese, andando lenti, si vaccina tutt’Italia. Difficile? Complicato? No! Basterebbe volerlo e si potrebbe fare”.
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