Il Sindaco ha scritto anche al Prefetto per rimarcare che il servizio della ferrovia Milano-Mortara è indecoroso e insalubre per i pendolari. Ma dai? La lettera – per pura coincidenza, immaginiamo – arriva solo dopo il disastro ferroviario della Puglia, le fortissime proteste documentate nei vari social networks da parte di cittadini sull’orlo della disperazione ma anche della rassegnazione, il richiamo formale da parte di alcune associazioni alla Consulta della Mobilità che, sin dalla sua formazione, è stata convocata una sola volta oltre tre mesi fa (l’8/04). Alla luce di questi fatti, se da un lato la lettera è considerata opportuna, dall’altro rischia di assumere il valore prevalente del voler mettere le mani avanti da parte del Comune in termini di responsabilità a fronte dei gravi fatti nazionali (siamo anche noi a “binario unico”) e nel caso in cui, come ZYME stessa fra gli altri ha documentato, la situazione dovesse tracimare dopo gli svenimenti a bordo di treni di cui componenti della stessa associazione sono stati testimoni. Ma ci sono altre considerazioni che meritano a nostro avviso attenzione: la lettera semplicemente stigmatizza un problema vecchio di decenni, ma non punta a risolverlo. Notoriamente la Politica attiva, non solo quella delle promesse elettorali, dovrebbe al contrario saperli anticipare. La domanda sorge quindi spontanea: cosa è stato fatto nel corso di questi decenni per cercare di arginare il degrado? Che ruolo ha avuto la Politica? Si ricorderà che anni fa, quando il nostro attuale Sindaco (colui che ha scritto la lettera al Prefetto, per intenderci) era assessore, la stessa Giunta di cui faceva parte per litigi interni buttò a mare un finanziamento cospicuo che avrebbe risolto il problema del raddoppio in Abbiategrasso (ricordate? Interramento della stazione sì/no, esternalizzazione sì/no, passaggio sopraelevato di 80 centimetri si/no e disquisizioni varie che consentirono a quella classe politica di usare la ferrovia per regolare i conti delle loro beghe interne: col risultato elettorale prima e dei disservizi poi che è davanti agli occhi di tutti). A chi spetta la prevenzione di certe situazioni? E dov’è stata la Politica – partire dalle varie Giunte più o meno variopinte che si sono alternate alla guida di Abbiategrasso – mediante una strategia propositiva, progettuale, incisiva, di attenzione autentica in tutti questi anni? E perché la nostra Giunta è stata prontissima ad applaudire Ministri e Presidenti della Regione nella vicina Vigevano quando si è trattato di parlare di strade, strade, strade e non ha mai mosso un dito per favorire un’evoluzione moderna del trasporto in un’ottica di Città Metropolitana – di cui il nostro stesso sindaco è Consigliere – secondo modalità avanzate rispetto alle quali siamo indietro anni luce? E perché la Consulta per la Mobilità (il cui Presidente, guarda caso, è lo stesso Presidente del Consiglio del Comune di Abbiategrasso) di cui fanno parte oltre a ZYME anche i Comuni della Zona non è mai stata convocata dopo la prima e unica riunione l’8/04 né tanto mai informata di eventuali iniziative (di cui non si ha evidenza) intraprese in tale direzione? Un’iniziativa condivisa e strutturata con gli altri Comuni non avrebbe dato più forza? Che autorevolezza ha il Comune di Abbiategrasso? Perché non sono state da parte del Comune convocate assemblee pubbliche invitando i responsabili degli enti interessati?

La lettera, certo. Dicevamo l’anno scorso, stesso periodo, che tra un po’ arriverà l’autunno. E pioverà. Con questo in molti spereranno che si possa una volta di più dimenticare. In fondo, un po’ d’aria condizionata d’inverno non è poi così grave come un riscaldamento d’estate. Buon viaggio! ZYME – Associazione politico-culturale