MILANO – “Perchè in una vita in cui l’indifferenza la fa da padrona, l’unico sentimento che può venirci d’aiuto è il coraggio rivoluzionario dell’amore“… parola di Enrico Brignano.

Torna in scena con il suo nuovo one man show,  uno degli artisti più amati del palcoscenico come dimostra il sold out per le tappe a suo tempo programmate che, per accontentare le continue richieste del pubblico, sono state aumentate da quattro a sei nella città di Roma e raddoppiate nelle città di Firenze e Milano.

Il 17 e il 18 gennaio, il Forum di Assago ha così ospitato “Innamorato perso” , il nuovo spettacolo del comico romano che ha accompagnato il pubblico per più di due ore in un susseguirsi di canti, balli e monologhi accattivanti.

Lo spettacolo, prodotto da Max Produzioni, in collaborazione con Vivo Concerti, è divertente, emozionante e intrattiene i circa 7mila spettatori registrati a sera, con giochi di luci e immagini che si alternano prendendo la forma della luna, di un acquario, dei monumenti della città di Roma o semplicemente della cameretta di una bambina. Il tutto al ritmo di musiche originali che accompagnano le diverse esibizioni del corpo da ballo scatenato e che toglie il fiato. Un pò come quando ci si innamora, si viene catapultati in un vortice di emozioni inspiegabili, ma che crescono dentro di noi e non possiamo controllarli. I sintomi dell’innamoramento sono molto chiari; lo stesso uomo preistorico, fa notare Brignano, nel vedere la donna per la prima volta,  comincia ad avere i primi brividi, a sentire il battito del cuore accelerato, le mani gli sudano, le ginocchia tremano e la lingua è sempre più felpata. Ma l’innamoramento di cui parla il comico romano non riguarda solo la relazione sentimentale a due, ma è qualcosa di molto più grande. E’ un sentimento a 360 gradi che riguarda il suo amore per la natura, l’arte, la scienza, la terra, per il suo lavoro, per il suo pubblico, per l’esistenza tutta; per approdare al suo amore incondizionato di papà per la sua bimba e per la sua donna, Flora, che lo accompagnerà a tratti, con alcuni brani cantati, durante tutto lo show.  Enrico dimostra di essere così quell'”antico cavaliere, come lui stesso si definirà all’inizio della rappresentazione, che ucciderà il mostro dell’egoismo che sempre più partorisce indifferenza e crudeltà nel mondo“. Parlare oggi di amore significa molto spesso combattere contro barriere “social”, disastri ambientali, polemiche sterili che nascono per continue incomprensioni della politica, ma l’asso del teatro, “biglietto d’oro dal 2015”, vuol provarci lo stesso. Si rivolge così alla figlia ma è come se stesse parlando ad ognuno di noi, riportandoci attraverso una carrellata di fotografie, agli anni della dolce vita, ad Anna Frank, ai mondiali dell’82 e a come il senso della giustizia del nostro Paese non si possa dire ancora sconfitto. L’amore, forse, non si può insegnare ma Enrico Brignano ci vuol provare e sembra esserci riuscito, come ben hanno dimostrato gli interminabili applausi con cui la platea lo ha accompagnato per tutto il tempo sino al momento dei saluti, andandosene, chi lo sa, con il cuore forse un po’ più pieno di amore.

Laura Giuffrè